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Bari, Mignani: "Percorso lungo e pieno di ostacoli ma con la Vibonese dobbiamo vincere"

Il tecnico dei biancorossi ha parlato alla vigilia della sfida interna valevole per la 14ª giornata di Serie C contro i calabresi, ultimi in classifica

Rimettersi in marcia dopo l'inattesa sconfitta sul campo della Juve Stabia e tornare ad amministrare al meglio un vantaggio sul secondo posto che è attualmente di 4 punti: sono questi gli obiettivi del Bari, atteso domani pomeriggio dalla sfida casalinga contro la Vibonese, valevole per la 14ª giornata di Serie C.

La partita contro i calabresi, ultimi in classifica a quota 9 punti con la Fidelis Andria, sembra essere almeno sulla carta l'occasione giusta per riprendere il cammino vincente tenuto fino a qualche giornata fa: "Abbiamo bisogno di ripartire alla grande, anche se non amo il termine ripartire - ha detto il tecnico dei galletti, Michele Mignani, aprendo la sua conferenza stampa della vigilia -. Il nostro è un percorso, un percorso può avere incidente, ciò che non deve mancare sono l'entusiasmo e la consapevolezza, che domani dobbiamo vincere la partita. Ci sono cadute e cadute, credo che durante un campionato ci possano essere, parlare di ripartenza significherebbe cancellare quello che è successo negli ultimi due mesi. Non siamo stati sufficientemente pericolosi, abbiamo creato poco. Non abbiamo fatto una bella partita, a fine gara ero arrabbiatissimo, lo sono stato tutta la settimana. Rispetto a Francavilla l'approccio è stato diverso ma siamo stati poco incisivi, confusionari quando c'era da far male all'avversario".

A detta di alcuni i problemi palesati dalla squadra potrebbero essere di natura fisica ma il mister biancorosso non sembra dello stesso avviso: "I dati che analizziamo a ogni fine partita non mentono, quasi sempre abbiamo avuto il possesso e tenuto l'avversario nella sua metà campo. A livello globale la squadra sta bene, ci può essere qualcuno che avendo più partite nelle gambe può essere più stanco ma in settimana proviamo a dosare il lavoro per far arrivare i ragazzi alla partita in forma".

Secondo molti opinionisti e addetti ai lavori, il Bari di tanto in tanto manca sotto l'aspetto dell'agonismo: "Penso che Francavilla e Castellammare siano state due partite diverse. Con la Virtus abbiamo sbagliato completamente l'approccio, con la Juve Stabia non è stato così. Credo che il nostro sia un problema di testa, sappiamo di essere una squadra forte ma dobbiamo sapere che durante una partita ci sono delle difficoltà. Dobbiamo migliorare sotto la gestione dell'ansia, non perdere la testa. Io per primo, perché sono io che decido. Quando si va sotto di un gol come con la Juve Stabia e ci sono 45' per ribaltarla bisogna avere pazienza, non farci cogliere dall'ansia. Dobbiamo scrollarci di dosso le paure. Il nostro obiettivo si raggiunge a fine aprile, non in una partita"

Riguardo possibili cambiamenti tattici con l'eventuale inserimento di Di Gennaro dal 1': "Abbiamo cambiato tanto nelle prime giornate senza avere problemi di gol. Di Gennaro è un potenziale titolare ma devo guardare tante cose, l'equilibrio fisico e mentale della squadra. Mi sembra riduttivo pensare che la squadra possa vincere o perdere in funzione di un giocatore. Domenica scorsa gli ho fatto fare tutto il secondo tempo e mi ha dato conferme che sta bene. Quando scelgo faccio una valutazione generale, cercando di trovare l'equilibrio e anche tenendo conto dell'avversario. D'Errico? So che ho tanti ottimi giocatori che devono mettersi a disposizione di un pensiero corale. Ha giocato tante volte dall'inizio, ha fatto intravedere a tratti le sue qualità, deve mettersi in condizione di dare continuità alle prestazioni. Ho tante alternative, nel momento in cui non gioca è perché magari vedo un compagno che sta meglio o in base alla partita che giochiamo può esserci una situazione migliore. Allenando una squadra con tanti giocatori di livello le scelte sono difficili, i risultati dicono se le hai azzeccate o no".

Sulla Vibonese, avversario di turno reduce da una sconfitta nel recupero della gara col Catania giocata mercoledì: "Tutte le partite hanno insidie, non ce ne sono di facili. La classifica dice che il risultato potrebbe essere scontato ma può diventarlo solo con il nostro atteggiamento, la nostra fame e voglia di vincere la partita. Loro hanno giocatori che possono metterti in difficoltà, come tutte le squadre di questo girone, ma anche noi li abbiamo. Non so se saranno aggressivi e decideranno di attaccarci, o di star dietro e ripartire. Dobbiamo essere pronti in ogni evenienza, abbiamo troppa necessità di vincere. Posso immaginare come giocheranno, ma non ho certezze. Non so se giocheranno a cinque o se ci verranno a prendere alti tentando di tagliarci le fonti di gioco. Potremmo optare per un attacco più leggero, abbiamo grande varietà in attacco".

Mignani ha ribadito che secondo lui il Bari sta bene fisicamente ed è anche centrato sulla categoria in cui gioca: "Tutte le squadre che abbiamo affrontato hanno messo tanta corsa. All'inizio l'abbiamo pareggiata se non superata. In questa categoria senza agonismo, corsa, voglia di vincere i duelli, diventa dura per chiunque. Credo che la squadra si sia calata in questa mentalità, ma ci sono partite in cui puoi andare in difficoltà anche a livello fisico. Nel secondo tempo di Castellammare ci siamo riversati in avanti. Mi auguro di vedere la squadra che stia bene, i dati in allenamento ci dicono che abbiamo una media di corsa superiore a quella del campionato. Bisogna coprire gli spazi nella giusta maniera".

Il tecnico ha poi risposto ad alcune domande sui singoli, partendo da Maita, assente per infortunio contro la Juve Stabia: "Maita l'ho utilizzato sempre tranne quando non era disponibile. Copre gli spazi, ha visione, l'ho utilizzato da mezz'ala e da play ma sono convinto che il Bari sia in grado di sopperire alla sua assenza. Non credo che abbiamo perso perché non c'era lui a far girare la squadra. De Risio? È stato reintegrato perché abbiamo carenza di centrali difensivi, lo stiamo provando anche in quella posizione perché ha caratteristiche fisiche importanti. Una volta dentro può essere utile in tanti ruoli, nasce centrocampista in una mediana a quattro ma non è detto che non possa essere impiegato anche in nesso. Cercherò di fare le valutazioni giuste a seconda delle difficoltà. Paponi? Può fare 90 minuti, è pronto. Mi dispiace non riuscire a dargli spazio ma per me è una certezza, troverò modo di farlo giocare".

Riprendendo alcune dichiarazioni rilasciate da Pucino dopo la sconfitta di Castellammare di Stabia, Mignani ha risposto anche sulla componente dell'entusiasmo, che potrebbe essersi affievolito dopo i recenti passaggi a vuoto: "Non guardo la classifica che però c'è. Come possiamo non avere entusiasmo essendo primi? Abbiamo mantenuto equilibrio quando andavamo forte, perlomeno io, e credo di averlo trasmesso alla squadra. Ora dobbiamo averne anche di più, non veniamo da cinque sconfitte. Essendoci grosse aspettative, quando ti inceppi, inconsciamente puoi perdere entusiasmo o certezze, poi le partite sono fatte di episodi. Con la Juve Stabia aon abbiamo fatto una buona partita ma con un tiro deviato, un rigore, o un'altra circostanza magari pareggiavi e ci sarebbe stato un altro umore. Abbiamo messo sotto l'avversario senza riuscire a far gol, il percorso è lungo. Non voglio dover giustificare una singola partita, può succedere. Ci vuole continuità di risultati ed è evidente. Cerchiamo le cause del perché di questa mancata opportunità".

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