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Bari, Mignani: "A Parma spazio per chi ha giocato meno. Coppa Italia da affrontare con entusiasmo"

Il tecnico dei Galletti è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della gara dei sedicesimi di finale di Coppa Italia, in programma al Tardini alle 18:00

L'inattesa sconfitta contro l'Ascoli per certi versi brucia ancora, il Bari ha però l'opportunità di scacciare i cattivi pensieri tornando subito in campo nella gara dei sedicesimi di finale di Coppa Italia contro il Parma, in programma mercoledì alle 18:00, allo stadio Ennio Tardini.

Alla vigilia della gara con i ducali, mister Mignani è intervenuto in conferenza stampa per analizzare il match. Il tecnico ha confermato che domani in campo si vedranno facce diverse da quelle delle prime nove giornate di campionato: "In funzione del fatto che giocheremo più partite in pochi giorni ci sarà spazio per chi ha giocato meno, perché è una doppia necessità dare minuti a chi ha giocato meno e far riposare chi ha giocato di più. Con impegni così ravvicinati c'è bisogno di tutti".

L'obiettivo è riscattare il passo falso di sabato e fare bella figura anche perché la partita sarà in diretta tv in chiaro: "La Coppa Italia è una competizione nazionale. C'è la diretta tv, ma il nostro impegno non cambia se la partita viene ripresa dalla tv nazionale che dalla pay tv. Il nostro pensiero è continuare la crescita, il percorso, mantenere le modalità che hanno contraddistinto la prima parte della stagione. La affrontiamo con voglia ed entusiasmo. Il Parma lo abbiamo affrontato alla prima ed è una squadra forte, ha un allenatore che lo scorso anno ha vinto il campionato di B".

Un eventuale passaggio del turno significherebbe disputare gli ottavi contro l'Inter: "Le partite vanno affrontate sempre al massimo della motivazione, è una gara stimolante per l'avversario, il Parma è tra le più forti del nostro campionato. Facciamo uno step per volta, prepararla bene e dare tutto".

Riguardo a come evitare gli errori commessi contro l'Ascoli: "Dobbiamo essere equilibrati nel giudizio di ciò che facciamo. In questa prima parte di stagione abbiamo visto tante cose fatte bene e altre meno bene. Sarà una gara diversa da quella con l'Ascoli. Bisogna avere le motivazioni altissime e uno spirito combattivo che abbiamo avuto anche nell'ultima partita. Voltiamo pagina, mettiamoci alle spalle la gara di campionato e pensiamo a questa".

La lettura del ko coi marchigiani dopo 72 ore dalla sconfitta non cambia: "È la stessa che ho avuto dopo la partita. Trovo giusto pensare alla prossima gara senza tornare su ciò che è successo sabato. Bisogna essere sempre realisti, vivere la nostra realtà, ci possono essere partite che non vanno bene per tanti motivi. C'è un avversario, lo tengo sempre in conto, hanno fatto una partita volta a impedirci di giocare e ci sono riusciti, le gare le decidono gli episodi, fossero entrate alcune delle nostre occasioni sarebbe stata una gara diversa. Pensiamo a domani, non all'Ascoli".

Schiedler e Zuzek, due degli ultimi arrivati ancora faticano a trovare spazio: "Quando mi è stato chiesto dei singoli ho sempre risposto che quando i calciatori provengono dall'estero hanno bisogno di un periodo di adattamento, la squadra poi stava facendo bene, cambiare diventa più un rischio che un vantaggio. Ora i valori si sono quasi pareggiati, abbiamo alternative in tutti i ruoli. Domani non gioca gente diversa perché è una competizione diversa, il Bari è sempre il Bari, con impegni ravvicinati è bene distribuire le forze".

Sul recupero di Maiello: "Sarebbe bene che rispondesse lo staff medico, io ne capisco meno, non ha una situazione grave, va valutato quotidianamente. Non verrà con noi a Parma, i tempi non sono lunghissimi".

Il Bari davanti a un pubblico numeroso al San Nicola non vince mai: "Penso che possa essere una coincidenza, non credo che tanta gente allo stadio condizioni l'andamento della partita. Ho fatto il calciatore, ora alleno, quando giochi la percezione della gente è minore. Deve essere un vantaggio, l'affetto della gente, anche dopo la partita con l'Ascoli. Anche in trasferta abbiamo sempre dato il massimo. Non penso possa diventare un problema, anzi vorremmo sempre più gente allo stadio".

Domani tornerà tra i pali Frattali: "Penso che se non succede nulla giocherà lui, portiere affidabile, nostro titolare l'anno scorso. Merita di giocare, anche per dare un turno di riposo a Caprile"

Sul Parma: "Ha tanta qualità, tanti giocatori, hanno avuto qualche infortunio ma sono destinati a crescere e a lottare per le prime posizioni di classifica. Sia noi che loro siamo cresciuti rispetto alla prima di campionato. All'inizio non ci conoscevamo, la condizione non era ottimale. Sono pericolosi, con giocatori offensivi di fantasia e qualità, abbinati a grande occasione di gioco"

Potrebbe esserci spazio dall'inizio anche per Salcedo: "Sicuramente ci saranno cambiamenti gestiti per amministrare bene le risorse fisiche e mentali. I giovani possono fare tre partite in una settimana, la condizione atletica è buona, insieme allo staff penseremo di ottimizzare la fatica su più giocatori"

Vista l'assenza di Maiello, a Mignani è stato chiesto se valuti altre alternative oltre a Maita in quel ruolo: "Abbiamo tre giocatori che possono sostituire Maiello, uno è Maita che l'ha fatto bene, Mallamo anche lo ha fatto nella scorsa stagione, e Benedetti che è duttile. L'alternativa potrebbe essere giocare a quattro, con due mediani, i ragazzi si allenano anche in quel ruolo, anche se ognuno ha le sue caratteristiche e non vanno snaturati".

Come affrontare squadre chiuse: "Non sono nella testa degli allenatori avversari, credo che non giocheranno come l'Ascoli né il Parma, né il Frosinone, né la Ternana. L'Ascoli era in difficoltà, doveva fare quella partita, se noi fossimo riusciti a sbloccarla con un episodio magari sarebbe finita diversamente. Ogni squadra ha la sua identità e le sue caratteristiche, non vedo un Parma che ci aspetterà".

Infine, ancora una domanda sullo scarso impiego di Zuzek: "Tutti i giocatori che abbiamno in rosa sono affidabili, quando la squadra sta facendo un percorso di un certo tipo, un allenatore pensa a dare continuità anziché a cambiare. Non è detto che sia sempre la scelta giusta, anche vedendoli in settimana, quando parlo di due giocatori per ruolo in alcuni reparti ne abbiamo anche più di due. Sono giocatori intercambiabili che offrono la stessa prestazione e qualità di gioco, però possono giocare in 11. Quando le cose vanno bene nessuno dice nulla, quando si perde ci sono polemiche. Le partite variano, decido chi fare entrare in base alle condizioni".

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