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Venerdì, 29 Settembre 2023
Calcio

Bari, Mignani: "Perugia squadra solida e concreta. Sarà una gara dura ma siamo in salute"

Il tecnico dei biancorossi ha parlato alla vigilia della trasferta del Curi contro gli umbri, facendo il punto sulle condizioni della squadra e sulle ultime indiscrezioni di mercato

Alla vigilia della partita della terza giornata di Serie B che vedrà i suoi impegnati sul campo del Perugia, domenica alle 20:45, il tecnico del Bari, Michele Mignani ha parlato nella consueta conferenza stampa pre gara.

Dopo le buone risposte contro Parma e Palermo, il Bari è chiamato a cercare la prima vittoria nella trasferta del Curi: "Parma e Palermo sono stati test attendibili, il Perugia sarà lo stesso. Ogni partita è una sfida, le consideriamo tutte allo stesso modo. In Serie B tutte le gare sono attendibili. Affrontiamo una squadra molto solida e concreta, allenata da un tecnico che ha vinto campionati e sa cosa vuole. Sarà una gara durissima sotto l'aspetto fisico, ma le prime partite hanno detto che siamo in salute".

Sulla possibilità di vedere Zuzek già titolare: "È un ragazzo in gamba sotto tutti gli aspetti, è qui da martedì ma ha iniziato ad allenarsi con noi dal giorno dopo. Per come la vedo io è scontato che debba adattarsi ai meccanismi ma si vede che è sveglio, ha voglia di apprendere, cerca già di parlare in italiano e capire quali sono le richieste dell'allenatore. È a disposizione, vedremo se partirà dall'inizio, ha fatto già diverse partite, anche preliminari, da quel punto di vista sono tranquillo".

Al mister è stato chiesto se a Perugia si potrà vedere un attacco più leggero, simile a quello che ha fatto bene nella vittoria di Coppa Italia contro l'Hellas Verona: "Non si gioca con una sola punta, si gioca con una punta più centrale e due più esterne. Lo abbiamo ripetuto, sono tre attaccanti che in base all'avversario e ciò che concede cambiano il modo di stare in campo".

Secondo alcuni è il momento di alzare l'asticella dopo due pareggi, perché nonostante gli elogi il Bari ha solo due punti in classifica: "I complimenti fanno piacere, specialmente se fatti dagli addetti ai lavori ma quello che conta sono i punti. Noi andiamo in campo per cercare di fare punti, non per ricevere complimenti. Già da Perugia proveremo a fare bottino pieno. Molte volte si dice che quando non si può vincere, non si deve perdere, perché anche un punto può fare la differenza. Il nostro atteggiamento in campo ha detto che abbiamo provato a vincere con Parma e Palermo. La classifica si fa con i punti. Il Perugia è partito male rimanendo in 10 presto a Palermo, ma nonostante ciò hanno fatto una buona partita. Anche col Parma si sono contrapposti ad una squadra tecnicamente più forte e se la sono giocata, anche loro vorranno vincere. Il campo dirà chi lo ha voluto di più. A volte si gioca bene e non si vince, giochi male e vinci".

Al Bari che ne aveva fatto la sua caratteristica in C, sembra essere mancato un po' di equilibrio in fase difensiva in questo avvio di stagione: "Rimango convinto che una squadra debba avere grande equilibrio, senza rinunciare ad offendere bisogna fare un'ottima fase difensiva. L'anno scorso abbiamo preso pochi gol, nell'ultima parte del campionato non abbiamo subito gol. In un campionato come la Serie B, le squadre se la giocano, specialmente a inizio stagione si attacca con tanti uomini, mettendo in conto il rischio di prendere ripartenze. Inizialmente è più semplice che le partite siano meno tattiche, man mano che si va avanti cresce l'equilibrio. Il Bari deve difendersi in 11 e attaccare con quanti più uomini può".

Sull'atteggiamento che la squadra dovrà avere in campo: "Dipenderà da tante cose, da ciò che deciderà l'allenatore, uno che ha portato la Salernitana in A. Il Perugia sa difendersi bene e quando ha palla ribalta l'azione. Ci saranno diversi momenti ed episodi all'interno della partita. Se una squadra va sotto dopo poco avrà un atteggiamento diverso rispetto a se va in vantaggio subito. In 95 minuti ci sono più partite".

Mignani ha risposto in maniera sincera anche sulla completezza della rosa del Bari, con il mercato che sta per vivere la sua ultima settimana: "Sotto certi aspetti no, sotto altri si. In questa prima parte abbiamo mostrato di essere competitivi ma in alcuni ruoli mancano delle caratteristiche che vogliamo colmare entro la chiusura del mercato. Non sempre dipende da noi, stiamo lavorando in funzione di quello che secondo a noi manca per inserire altri tasselli".

Relativamente alla forma fisica di Antenucci, il mister si è detto soddisfatto: "Non vedo Antenucci molto lontano dalla sua condizione ideale, dai dati il giocatore sta bene, non salta un minuto in allenamento. Ha picchi di velocità e distanza percorsa come fosse un ragazzo di 22-23 anni. Ci sono alcuni momenti della gara in cui gli attaccanti possono sembrare meno lucidi o meno dentro il match, ma anche col Palermo più andava avanti la partita più lui cresceva. Abbiamo molte soluzioni a livello offensivo, ho la libertà di scegliere in base alla partita".

Sulla possibilità di vedere in campo Cangiano e su eventuali rotazioni a centrocampo: "Per me partono più o meno tutti con le stesse percentuali di giocare. Cerco di guardarli attentamente e capire chi sta meglio. Sono molto importanti e determinanti i cambi, a volte si sceglie di tenere in panchina gente che può entrare immediatamente in partita. Tutti coloro che sono a disposizione stanno bene e hanno la stessa considerazione, poi devo fare delle scelte. Non si può ribaltare una squadra che fa bene, ma si possono cambiare 2-3-4 giocatori. I cambi sono determinanti a partita in corso".

Non sembrano trovare conferma le voci di cessione su Dorval: "Io sono molto contento di Dorval. Viene dalla D, si è integrato immediatamente nel contesto squadra, è un brevilineo veloce, copre il campo, ha attitudini offensive. Giocava più da quinto che da quarto, può giocare a destra e a sinistra. E' pronto per giocare. Ci sono ruoli dove si può cambiare, non ho bisogno di più tempo per capire se faccia per noi, lo abbiamo valutato prima di prenderlo e in ritiro. Ha piena considerazione".

Sul lavoro senza palla richiesto a Botta e Folorunsho: "Folorunsho è un giocatore che secondo me ha ancora un universo davanti. Ciò che vedo davanti a lui devo scoprirlo io e anche lui. Ha fatto tantissimi ruoli e può farne altri per la forza fisica che ha. Può essere determinante in zona gol, dobbiamo capire dove utilizzarlo a meglio. Lo stiamo usando da mezz'ala e ha fatto gol, deve migliorare nella fase di non possesso. Lavoriamo su di lui come con gli altri".

Tra poco finalmente il calciomercato sarà finito: "Il mercato lo vivo come non mercato, io penso a preparare le partite, alleno i giocatori che ho, non mi butto in mezzo alla strada per chiedere voglio questo o quell'altro. La squadra ha fatto buone partite e sono orgoglioso".

Chiosa su D'Errico, calciatore che finora non ha trovato spazio e il cui futuro secondo alcune voci sarebbe in bilico: "Secondo me ci sono giocatori che l'anno scorso sono stati protagonisti che quest'anno sono un po' penalizzati, oltre a D'Errico penso a Gigliotti. Le frizioni che ci sono state mi fanno sorridere, Andrea è un ragazzo genuino e simpatico, potrei essere suo padre. Non abbiamo mai avuto problemi grossi, sta bene, si sta allenando bene. Lui per caratteristiche dà il meglio di sé partendo da sinistra, sta imparando ad andare nello spazio e in quella zona di campo abbiamo tante soluzioni. Per me è difficilissimo scegliere, ho fatto giocare Folorunsho più per una questione fisica, mi ha dato risposte positive, ma D'Errico è sempre nella mia testa, penso che se uno dà segnali positivi non ci saranno problemi e arriverà anche il suo momento".  

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