Bari, Mignani: "L'entusiasmo ci fa lavorare bene. A Venezia partita proibitiva"
Il tecnico dei biancorossi ha parlato alla vigilia della trasferta di sabato 8 ottobre alle 14:00 sul campo dei lagunari
L'ottava giornata di Serie B vedrà il Bari recarsi in trasferta sul campo del Venezia. La compagine biancorossa, ancora imbattuta dopo i primi sette turni è in vetta alla classifica con gli stessi punti di Reggina e Brescia.
In città l'entusiasmo per le prestazioni dei Galletti è molto alto, ma a ricordare che non bisogna abbassare la guardia è Michele Mignani, intervenuto nella consueta conferenza della vigilia. "Il Venezia è una squadra forte, lo scorso anno era in Serie A - ha detto -. Ha mantenuto giocatori che facevano quella categoria, ha diversi nazionali, io la metto al pari di Cagliari e Genoa come organico. Non è partita benissimo ma nell'ultima partita si è ripresa e ha dato quattro gol al Cagliari, è una squadra che inizia a trovare una sua identità, compattezza. Per noi è una partita molto difficile, abbiamo provato a prepararla bene. Andremo lì a fare la nostra partita cercando di migliorare ancora".
La partita col Venezia potrebbe essere l'occasione di una rivincita contro Javorcic, affrontato col Südtirol in Supercoppa di Serie C: "Lo apprezzo come allenatore, l'anno scorso ha fatto un'impresa con la squadra che allenava. Quest'anno ha avuto bisogno di più tempo per sistemare i meccanismi della propria squadra ma viste le ultime prestazioni il Venezia è in crescita e ha valori individuali. Quando le squadre hanno identità c'è qualcosa dietro dell'allenatore, lui ha dimostrato di essere bravo, lo scorso anno ha fatto un campionato strepitoso, va affrontato con lo spirito giusto. È uno degli allenatori che ho affrontato di più da avverssario, e le sue squadre non sempre erano uguali. Lo scorso anno col Südtirol era molto aggressivo, mentre non era lo stesso con la squadra che allenava in precedenza e anche questo Venezia è diverso. Al di là del fatto che fosse una partita con un valore diverso rispetto al campionato, questa settimana abbiamo guardato il Venezia, preparando la partita in funzione di questo, non di quello che abbiamo visto col Südtirol".
A chi vede un Bari in fuga, Mignani risponde ancora una volta in maniera equilibrata: "Mancano tante partite che è impossibile parlare di fuga. Per quanto riguarda la partita di domani la mentalità deve essere la stessa. Se una squadra si prepara per pareggiare, la maggior parte delle volte perde, non so come si fa a preparare una partita così, mettersi dietro e aspettare. La nostra mentalità è che ogni partita va giocata per vincere, poi c'è sempre l'avversario che in questo caso è molto forte. Abbiamo sempre avuto questa mentalità, poi ci saranno momenti in cui stiamo meglio o peggio, ma in settimana lavoriamo per provare a fare risultato pieno".
In merito a come tenere a bada l'entusiasmo: "Non vorrei diventasse un pericolo, a me piace più parlare di entusiasmo che di euforia. Più entusiasmo c'è meglio si lavora, lo portano i risultati, e in questa piazza cresce quando i risultati arrivano. Dobbiamo ragionare come quando abbiamo giocato a Parma la prima di campionato, ogni partita ci serve per fare punti, ogni settimana per migliorare. C'è l'avversario ma noi dobbiamo pensare a noi, la classifica non la guardo. Deve essere sempre una situazione equilibrata perché non vorrei mai che l'entusiasmo diventasse un pericolo".
Dopo la buona prova col Brescia, al mister è stato chiesto se Dorval abbia possibilità di essere confermato anche col rientro di Pucino: "Per me sono tutti titolari, ci sono tanti ballottaggi. Dorval ha mostrato di poter stare in questo gruppo, io lo sapevo perché lo vedo allenarsi tutti i giorni. Domenica l'ha dimostrato a tutti. In questo momento ognuno dei 28 giocatori che ho a disposizione meriterebbe di giocare, in una partita fatta bene collettivamente ci starebbe dentro chiunque".
Il campionato di Serie B sembra esaltare le caratteristiche del gioco di Mignani: "Credo che ciò che avete visto quest'anno come interpretazione della fase offensiva e dei movimenti sia molto simile alle richieste dello scorso anno. Antenucci si allargava, Cheddira cercava la profondità, i trequartisti che si sono alternati avevano la stessa libertà di movimento. La differenza più grossa è negli spazi che si trovano. Il Brescia è venuto a giocare e ha preso gol dopo 7 minuti, qualcosa in più ha concesso. Se avesse segnato avrebbe concesso meno. Dipende da chi affronti, l'anno scorso eravamo il Bari e chiunque ci affrontava dava tutto, abbiamo avuto tanti derby. Quest'anno siamo sempre il Bari ma affrontiamo squadre come la prossima che vengono dalla Serie A, a livello di organico hanno qualcosa in più, anche loro vorranno giocarsela".
Sul pericolo di un eventuale rilassamento: "Dipende da quali sono le aspettative. Per me Venezia vale Parma che era la partita d'esordio. Non è l'ultima di campionato, se qualcuno pensasse di andare in campo, giocare e vincere facilmente, si sbaglia perché non è così. So che domenica è una partita proibitiva. Troviamo una squadra che faceva la A, erano stati acquistati per salvarsi. Noi siamo una neopromossa partita bene, c'è entusiasmo ma il match è difficilissimo. Se pensiamo di averla vinta abbiamo perso in partenza".
Con l'ipotetica partenza di Cheddira per il Mondiale, potrebbe convenire dare minutaggio agli altri attaccanti: "Di settimana in settimana farò valutazioni scegliendo chi può dare di più. Se andrà ai mondiali saremo contenti per Walid, se non ci andrà saremo felici di averlo con noi. Ci porremo questo pensiero quando sarà il momento".
Interrogato sul dualismo Botta-Bellomo: "Le partite sono lunghe, fortunatamente la partita col Brescia si è determinata nella prima parte, la partita col Cagliari si è delineata verso la fine. Abbiamo giocato partite difficili con Botta e Bellomo, entrambe le soluzioni sono percorribili. Non vedo un dualismo, Bellomo può fare la mezz'ala, il play. La partita si adatta a entrambi, difficile giochino insieme perché giochiamo con tre attaccanti".
Maita, Maiello e Folorunsho sono i tre intoccabili del centrocampo, autori finora di una grande partenza: "Mi viene voglia di nominare Mallamo, D'Errico, Benedetti, chi non sta giocando, ma che sono in condizione strepitosa. Sono convinto che se giocassero farebbero altrettanto bene come Maita, Maiello e Folorunsho. Ho scelto loro all'inizio ma adesso sono in grossa difficoltà, tutti stanno bene e vorrei dargli la possibilità di giocare".
Per finire, Mignani ha risposto a una domanda di stampo cabalistico, visto che sia il Bari di Materazzi ('93-'94), sia quello di Conte ('08-'09), entrambi promossi, videro esaurirsi la propria imbattibilità all'ottava giornata di campionato: "Perdere a Venezia ed essere promossi? Se avessimo la certezza che l'esito finale fosse quello direi di sì (ride ndr). A parte gli scherzi, noi dobbiamo fare un percorso lungo, percepisco tanto entusiasmo in tutti, non vengo qui per spegnerlo, ma vorrei che la gente percepisse ciò che questo è un campionato difficile, tremendo, dove ogni settimana puoi vincere con tutti e perdere con tutti anche giocando bene. Bisogna mantenere alto l'atteggiamento e la concentrazione nelle gare e fare più punti possibili"