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Venerdì, 29 Marzo 2024
Calcio

Bari-Südtirol, Mignani e Di Cesare: "Il risultato si può ribaltare. Serviranno cuore e lucidità"

L'allenatore biancorosso si è presentato in conferenza stampa in compagnia del capitano alla vigilia della gara di ritorno della semifinale dei play-off di serie B 2022-2023. Appuntamento al San Nicola, venerdì 2 giugno alle 20:30

Vincere a tutti i costi per continuare a credere nel sogno della promozione in Serie A. Al Bari non resta che questo nella partita di ritorno dei play-off di Serie B contro il Südtirol che si giocherà domani sera alle 20:30 al San Nicola.

Dopo l'1-0 di Bolzano a favore degli altoatesini per Michele Mignani e i suoi non ci sono più due risultati su tre: per qualificarsi alla finale contro la vincente dell'altra semifinale tra Parma e Cagliari (si riparte dal 3-2 per i sardi) l'unica possibilità è battere la squadra di Bisoli. Un'impresa tutt'altro che semplice, visto quanto è ostica la compagine tirolese, ma non impossibile.

Alla vigilia della partita che può decidere una stagione, il tecnico biancorosso ha parlato in conferenza stampa, accompagnato dal capitano Valerio Di Cesare.

"La premessa che faccio - ha esordito Mignani - è che il Bari a Bolzano ha fatto la partita che doveva fare. Il gol preso alla fine cambia il giudizio. Ormai è una pagina chiusa. Quello che hanno fatto i ragazzi mi fa meditare nella maniera giusta, mi dà la serenità di pensare che domani il risultato si possa ribaltare. Non cambia chi giocherà, conterà lo spirito della squadra, sarà quello a fare la differenza".

Sta escogitando soluzioni alternative?
"Domani vedremo e capiremo quali saranno le loro intenzioni. Penso che noi in qualunque modo dobbiamo riuscire a fare un gol più di loro. Questo è il nostro unico pensiero. Preparare le partite in due-tre giorni non è semplicissimo. Sappiamo che gioco fanno, come si difenderanno. Dobbiamo essere bravi a sfruttare ciò che ci concederanno e fare un gol più di loro. La squadra nel corso della stagione ha trovato il gol in più modi. Dobbiamo essere bravi anche a non concedere ripartenze. La partita è lunga, non possiamo pensare di risolverla nei primi dieci minuti, dobbiamo tenerla aperta".

Il gap di esperienza tra i due allenatori può decidere la partita di domani?
"Può darsi che l'esperienza possa fare la differenza, di certo non posso toglierla a Bisoli, se l'è fatta nel corso degli anni. Posso solo cercare di dare il meglio di me stesso, cosa che ho sempre fatto da quando sono qui e da quando ho iniziato a fare questo mestiere. Ogni partita fa crescere e migliorare".

Servirà maggiore imprevedibilità rispetto alla gara d'andata...
"Tutte le volte che prepariamo una gara cerchiamo di capire come far male all'avversario, lo stesso fanno i nostri opponenti. Una squadra non può snaturarsi in tre giorni. I giocatori che abbiamo sono quelli che abbiamo. Ciò che conta è che questa squadra in campo ha dato sempre il meglio e domani farà lo stesso. Lo dico con orgoglio. I ragazzi faranno il meglio per ribaltare le possibilità".

Quali sono le condizioni di Folorunsho e Pucino?
"Folorunsho non sta benissimo, è inutile girarci intorno. Da più di un mese ha un problema che lo fa stare male a tratti, non posso fare altro che affidarmi alle sensazioni e ciò che dicono i medici. Vedremo se sarà in grado di giocare dall'inizio o a gara in corso. Pucino sta bene, ha fatto gli ultimi due giorni con la squadra, ciò che conta è che sia completamente ristabilito. È a disposizione".

Quanto cambia il risultato d'andata per le due squadre?
"Non so quanto cambi per loro, per noi non molto. Abbiamo avuto due partite in casa con Genoa e Cagliari dove siamo andati sotto nei primi minuti e poi abbiamo recuperato. Dobbiamo ragionare come se l'andata fosse finita 0-0 e se al ritorno avessimo preso un gol nei primi minuti".

Come sta la squadra mentalmente?
"Quando siamo andati a Bolzano, nessuno ci avrebbe garantito quale sarebbe stato il risultato. La gara di ritorno si gioca perché permette di risultare il risultato dell'andata. La squadra si è costruita questa possibilità, daremo tutto quello che possiamo. Il direttore e il presidente ci sono stati vicini. Il presidente lo sento costantemente. Arriverà domani in giornata, passerà dall'albergo. È presente ma riservato, rispetta il nostro lavoro. I ragazzi lo sentono vicino"

In due anni di Bari questa è la partita più difficile?
"Quando c'è qualcosa in palio la partita più difficile è sempre quella che devi giocare. Ce ne sono state tante, quella di domani lo è, ma è il nostro percorso. Le amichevoli ci sono solo nel precampionato".

Che segnali ha portato a casa dopo l'andata?
"L'episodio finale ha cambiato il giudizio sulla gara. Abbiamo fatto la stessa partita che abbiamo fatto in campionato, ma anziché far gol l'abbiamo preso. La partita non finisce fino alla fine, non dovevamo prendere quel gol. Contro una squadra fisica non avevamo concesso nulla, abbiamo provato a creare. So che le partite vanno così. Quando due squadre hanno valori che si assomigliano sono gli episodi che determinano, non penso sarebbe stato giusto andare all'arrembaggio. Bisogna restare lucidi, serviva più attenzione in quell'occasione e domani ce ne vorrà altrettanta".

Come si fa a rimanere freddi in una partita con così tanto in palio?
"Bisogna essere razionali, le partite vivono di diversi momenti. Bisogna buttare il cuore oltre l'ostacolo, ragionare. Ci sono state partite in cui siamo stati aggressivi, altre in cui siamo stati più attendisti. Sono le inerzie della partita, dobbiamo essere bravi a capirle, difenderci, ripartire. I dettagli faranno la differenza".

Sta pensando a sfruttare dei giocatori di maggiore fantasia?
"Quando si sceglie la formazione lo si fa cercando dei vantaggi. Se immagino la squadra avversaria chiusa, che concede poco, penso che servano giocate individuali, fantasia. Si ragiona in questo senso. Penso che domani loro cercheranno di concedere poco spazio. Credo si possa segnare in tanti modi e la nostra squadra può farlo in maniera diversa".

Di Cesare: "Orgoglioso della squadra. Sosteneteci"

Queste invece le parole del capitano Valerio Di Cesare: "Che pensieri abbiamo? Sono tanti. Sappiamo che ci aspetta una partita importante e difficilissima. Come ho detto altre volte, andremo in campo per dare il 110%, sappiamo cosa ci giochiamo. Daremo tutto per noi stessi, per le nostre famiglie, per una città intera".

A 40 anni non capita sempre di vivere una vigilia così...
"Per me è un orgoglio, a 40 giocarmi la possibilità di arrivare finale per andare in Serie A è unico. Lo è stato il campionato che abbiamo fatto, giocandoci la promozione col Genoa. Comunque vada sono orgoglioso di tutti i miei compagni. Dalla prima giornata abbiamo trasmesso qualcosa, se domani ci saranno 45mila persone è per quello. Mi auguro di dare gioia a questa gente. Non sarà facile ma ce la metteremo tutta".

Sulla carica del tifo
"Naturale che l'avvertiamo, ma domani serve soprattutto la testa. Si gioca su 95', dovremo partire forte, ma conterà la testa. Faremo fatica, dovremo essere calmi, trovare soluzioni, far girare il pallone finché non troviamo spazi. Dobbiamo andare oltre le nostre possibilità fisiche e metterci testa".

Come si vive una vigilia del genere?
"Io non mi vergogno di dirlo, prima ero in un modo, ora sono diverso. Con l'età che è avanzata, sento di più le partite. Vivo questo momento in maniera particolare, il mio sogno è quasi alla fine. La vivo in un modo diverso, faccio fatica a dormire ma si vive per queste partite. Quando smetterò mi mancherà proprio il bruciore nello stomaco prima della partita. Sono sensazioni che mancheranno".

Cosa chiedi alla piazza, per te è un momento di riflessione vista l'età?
"Ho 40 anni, normale che pensi al dopo, ora però non è importante. Non devo dire nulla a nessuno, domani saranno 95 lunghi, difficili. Chiedo di sostenerci, spero che la gente ci inciti. A volte ho sentito mugugnare, domani non serve. Ci sarà da soffrire, spero che la gente sia con noi, è una partita che può portarci a qualcosa di unico. Dobbiamo arrivare insieme all'obiettivo".

Quale dovrà essere l'atteggiamento?
"Abbiamo visto partite come quella tra Cagliari e Parma, da 0-2 a 3-2, o anche quello che ha fatto il Foggia. Dobbiamo stare sul pezzo per 95, non abbatterci se dovesse succedere qualcosa, le partite si possono vincere anche alla fine. Questo sport è il più bello perché regala gioie incredibili. Serve la testa".

Un giudizio sul gruppo
"Uno dei migliori in cui sia stato. Per me il gruppo non si fa a cena ma sul campo. Siamo una neopromossa e abbiamo dimostrato dal primo giorno che gruppo siamo. Io che sono il capitano non posso che essere orgoglioso dei miei compagni, anche di chi ha giocato meno che in allenamento ha trascinato. Ci stiamo giocando una partita importante".
 

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