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Verso Palermo-Bari, Mignani: "Rosanero costruiti per vincere il campionato. Pretendo personalità"

Il tecnico dei galletti è intervenuto in conferenza stampa in vista del big match di domenica pomeriggio al Barbera

Vinto il derby col Taranto, il Bari si è portato a 8 punti di vantaggio sulle seconde classificate del Girone C di Serie C, Turris e Palermo. Domenica pomeriggio alle 14:30, i galletti faranno visita proprio ai rosanero, con la possibilità di portarsi a +11 in caso di vittoria dello scontro diretto.

Certamente non sarebbe un'ipoteca sulla promozione diretta, visto che alla fine del campionato manca un intero girone di ritorno, tuttavia, una vittoria al Barbera contro la principale avversaria per il salto in B senza playoff, avrebbe una grande importanza in termini di segnale alle avversarie.

Intervenuto nella consueta conferenza stampa pre-partita, Michele Mignani, tecnico del Bari, in linea col suo personaggio sempre molto pacato ha voluto stemperare l'entusiasmo attorno alla partita di domenica: "È una bella partita tra due squadre che hanno storia e blasone ma poi alla fine quello che mi viene in mente è ciò che dico ogni settimana: a prescindere dal nostro avversario dobbiamo pensare a noi, a fare punti, a fare uno sforzo per arrivare alle feste nel miglior modo possibile - ha detto -. Abbiamo lavorato bene questa settimana, andiamo lì con il nostro spirito, con le nostre certezze. L'errore più grave sarebbe credersi bravi, ogni domenica è un'insidia. Il Palermo è una squadra forte fatta per vincere il campionato. Sarà una gara come tutte, il campo dirà cosa succederà".

A detta di alcuni, la vittoria col Taranto dovrebbe aver conferito più leggerezza ai biancorossi: "La spensieratezza è una qualità che dovremmo avere sempre. Meno pensieri si hanno in testa più si rende, ma non possono mancare la fame, la concentrazione, la voglia di vincere i duelli. A volte il tatticismo passa in secondo piano rispetto alle caratteristiche che si manifestano durante le partite. A questo punto del campionato non è il momento di gestire. Pretendo personalità e che la squadra giochi in trasferta come gioca in casa, che giochi con le grandi come gioca con le squadre meno forti. Mi aspetto questo".

Il valore di una vittoria in questo caso peserebbe doppio: "Vincere ci darebbe consapevolezza ma non posso pensare a cosa sarebbe, la partita è da giocare. Mancano 20 partite, poi c'è il girone di ritorno, il mercato per noi e per le nostre avversarie. Non penso al futuro se non alle prossime due partite, augurandomi che la squadra faccia il meglio di quello che può fare".

Interrogato ancora una volta sui margini di miglioramento della squadra da lui allenata, Mignani ha spiegato dove si può ancora crescere: "Possiamo fare di più in termini di prestazioni. Vorrei si riuscisse a prendere meno gol, anche se ci sono sempre gli avversari, vorrei che sbagliassimo meno in alcuni momenti della gara. La squadra mi sembra in crescita, consapevole, sa gestire alcuni momenti della partita. Quello che è successo fino a ieri deve rafforzare ciò che abbiamo fatto ma al tempo stesso va messo da parte. Quando si gioca contro il Bari tutti lo fanno al massimo delle potenzialità".

Mignani ha parlato anche dei calciatori che ora stanno trovando meno spazio, lodandone ancora una volta l'impegno: "Chi gioca meno ha rabbia e voglia di dimostrarmi che ha voglia di giocare. Questo alza la competitività degli allenamenti. In rosa abbiamo tanti potenziali titolari, è una situazione che va accettata, l'allenatore deve fare delle scelte. I calciatori hanno un livello molto simile tra loro, questo deve essere la nostra forza".

Sul blasone del Palermo: "Dal mio punto di vista c'è grosso rispetto e grossa stima. So che sono forti a livello individuale e collettivo, hanno giocatori importanti per la Serie C ma l'obiettivo è lo stesso in tutte le partite. Non voglio che la squadra abbia timore reverenziale, l'avversario è forte ma dobbiamo avere la personalità di giocarci la nostra partita".

Spazio anche a una battuta sul ritorno in campo di Valerio Di Cesare, tornato a svolgere lavoro atletico individuale dopo il brutto infortunio patito contro la Virtus Francavilla: "Mi fa molto piacere che Valerio sia tornato a lavorare sul campo. Nel periodo in cui è stato via ci è mancato, è il nostro capitano, un punto di riferimento nello spogliatoio per me e il resto dei compagni. Incrociando le dita spero che il suo percorso di rientro sia veloce e imminenente".

Ultima battuta sul calciomercato che inizierà a gennaio e sull'importanza delle prossime due gare per individuare eventuali lacune da colmare: "Non saranno due partite a cambiare i pensieri sul nostro organico e sul nostro percorso. Ora siamo concentrati esclusivamente sulla partita, poi sulla prossima. Poi con calma con il direttore che è più attento di me e ha continui pensieri faremo le valutazioni".

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