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Allenatore Bari: si sfoglia la margherita. Ma chi è in lizza?

A tre settimane dalla scadenza del contratto del tecnico Torrente, il Bari non ha ancora ufficializzato il nome del prossimo allenatore. Finora tanti nomi ma poche certezze. Quali sono le candidature plausibili?

Mentre molte squadre di serie A o B stanno ultimando il loro restyling in panchina con la conferma o la scelta di un nuovo tecnico, in casa Bari questo aspetto sembra ancora essere in alto mare: il 30 giugno, infatti, scadrà il contratto di Vincenzo Torrente ma, ciò nonostante, il club biancorosso sembra temporeggiare come dimostra, ad esempio, il continuo slittare dell'incontro con lo stesso tecnico campano che, ad oggi, non sa ancora se considerarsi un ex allenatore dei galletti oppure no.

Nelle scorse settimane i nomi che sono stati accostati alla panchina del club di via Torrebella sono stati molteplici ma tanti di questi sono destinati a restare semplici ipotesi poco realistiche. Ma quali sono quindi le reali candidature per la panchina del Bari per la prossima stagione? Sfogliamo la margherita facendo una veloce analisi dei tecnici accostati sin qui al Bari, tenendo sempre in considerazione che Angelozzi potrebbe sorprendere come fatto in passato con scelte tenute sempre ben nascoste.

Partiamo da Giovanni Stroppa: nel giro di una decina di giorni l'ipotesi legata all'ex giocatore del Milan è naufragata. L'allenatore lodigiano, nell'ultima stagione alla guida del Sud Tirol in Lega Pro, squadra con la quale ha terminato il campionato al settimo posto a ridosso della zona playoff, è ad un passo dal Pescara. Gli abruzzesi, orfani di Zeman passato alla Roma, devono solo ultimare i dettagli per ufficializzare il doppio salto di categoria del tecnico lombardo. L'ufficialità del matrimonio Stroppa-Pescara potrebbe arrivare già entro domani.

Passiamo a Devis Mangia: più che un'ipotesi, ci verrebbe da dire che è un sogno. L'ex tecnico del Palermo ha tre offerte concrete di cui una da un club di A. Siena, Verona e Padova, infatti, stanno facendo carte false per accaparrarsi il tecnico milanese che non deve fare altro che scegliere il progetto più ambizioso. Aggettivo che stona con le prospettive di un Bari ridimensionato dalle problematiche societarie e che, quindi, non ha alcun asso da giocare per invogliare Mangia ad approdare al San Nicola.

Proseguiamo con Davide Dionigi: pista cavalcata a lungo quella del tecnico che ha fatto miracoli alla guida di un Taranto alle prese con continui problemi economici, caratteristica questa apprezzatissima in via Torrebella. L'interesse del Bari per l'allenatore emiliano è concreto ma altrettanto concreto è quello della Reggina: il club amaranto, per tre anni squadra di Dionigi da calciatore, pare essere in pole e sembra che abbia già trovato qualche accordo di massima con il tecnico di Reggio Emilia per i prossimi rinforzi da portare a Reggio Calabria. Anche in questo caso, salvo clamorosi colpi di scena, il connubio Reggina-Dionigi sembra ad un passo.

Chi resta quindi di papabile per la panchina biancorossa? Il primo nome è proprio quello di Vincenzo Torrente: il tecnico di Cetara è in attesa di una chiamata dai vertici biancorossi per discutere del futuro. Angelozzi ha già spiegato a chiare lettere che il prossimo anno sarà per il club di via Torrebella un anno di sacrifici, a partire dall'aspetto economico, e, per tale motivo, per essere confermato al San Nicola Torrente dovrebbe accettare una decurtazione del suo ingaggio dagli attuali 200mila euro(circa) a (circa) 130mila. La pista Livorno per l'allenatore campano è sfumata visto che il club toscano ha ufficializzato Davide Nicola e, quindi, la conferma di Torrente a Bari potrebbe concretizzarsi.

L'alternativa a Torrente è rappresentata da un tecnico "fatto in casa": Vincenzo Tavarilli. Attualmente vice di Torrente, Tavarilli rappresenterebbe una soluzione 'low cost' ma con il vantaggio che l'ex allenatore della primavera biancorossa conosce già pienamente l'ambiente. Quest'anno Tavarilli per un paio di partite ha già guidato il Bari per la squalifica di Torrente mostrando buone cose. La sua 'promozione', quindi, potrebbe davvero essere un'ipotesi concreta.

L'ultima candidatura che resta in piedi, seppur attualmente in modo piuttosto flebile, sembra essere quella di Luigi Apolloni. Reduce dall'esperienza poco positiva di Gubbio culminata con la retrocessione in Lega Pro, Apolloni potrebbe lasciare l'Umbria nonostante un accordo verbale per il prolungamento di un anno trovato con la dirigenza eugubina poco più di un mese fa. Questo dietrofront, dovuto all'addio ai rossoblu di un guru come Gigi Simoni, ha fatto scattare l'interesse del Modena, ancora memore dell'impresa compiuta dal tecnico romano nel 2009 quando salvò i canarini dopo averli ereditati da Zoratto all'ultimo posto in serie B. Per il Bari, quindi, qualora la pista Apolloni dovesse diventare calda, ci sarebbe da battere la concorrenza dei gialloblu.

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