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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Bari, Carrera: "Manca ancora l'abitudine a vincere. Serve più cattiveria nei momenti cruciali"

Il tecnico biancorosso ha parlato alla vigilia del turno infrasettimanale con la Casertana, tornando anche sulla sconfitta subita nel finale di partita contro la Ternana

Messa da parte l'amarezza per il tonfo rimediato nel finale della partita contro la Ternana, il Bari è già proiettato alla prossima partita di campionato in casa contro la Casertana, in programma mercoledì pomeriggio alle 15:00. 

Alla vigilia del match del turno infrasettimanale valevole per la 31ª giornata di campionato, il tecnico dei Galletti, Massimo Carrera è intervenuto per introdurre la sfida con i campani, partendo però dalla sconfitta di Terni. "Che spiegazione dò ai blackout della squadra? È una questione di abitudine a vincere. Non è semplice ma bisogna avere questa cattiveria agonistica soprattutto nei momenti cruciali della partita. Bisogna avere lucidità e non farsi travolgere dagli eventi in campo".

Al Liberati il Bari è andato in campo con un inedito 4-3-3 ma difficilmente questa soluzione si rivedrà anche contro i Falchetti: "Oggi guarderò la rifinitura, sicuramente qualcosa cambierò anche in base a come stanno i giocatori. Bisogna ripartire dal primo tempo di Terni, non dal modulo ma dall'atteggiamento. Celiento? Sta facendo un lavoro a parte non è ristabilito al 100%, non ho ancora sentito lui e lo staff tecnico, valuteremo".

Decima in classifica con 37 punti e reduce dalla sconfitta interna con il Bisceglie, la Casertana è un'avversaria sulla carta favorevole per i biancorossi: "Sono in un momento positivo, nonostante la sconfitta col Bisceglie. Anche avendo perso 5-1 con la Ternana non hanno mancato di metterli in difficoltà. Sono bravi nelle ripartenze, poi ogni partita è insidiosa. Dobbiamo stare in partita fino alla fine".

Il Bari desta perplessità sia per via dei pochi gol segnati, sia per la condizione fisica: "Abbiamo segnato poco ma creato molto, l'importante è quello. Nel calcio basta poco per cambiare gli eventi, un qualcosa ualcosa che faccia girare la fortuna. Dobbiamo continuare a lavorare ed evitare gli errori, tutti i gol che abbiamo preso nascono da nostri errori come mancanza di concentrazione e attenzione in certi momenti. Dobbiamo pensare a vincere tutte le partite e fare più punti possibili, pensando che le nostre sorti dipendono da noi e non dagli altri. Le occasioni le creiamo, poi non importa se segna Antenucci, Cianci o D'Ursi, conta quanto la squadra si mette a disposizione. Quello che ripeto sempre è che dobbiamo essere più cinici e cattivi sotto porta perché non è semplice costruire azioni da gol e non sfruttarle".

Sollecitato dai giornalisti, Carrera è tornato anche sull'esclusione dall'undici iniziale di Antenucci a Terni: "È stata una scelta tecnica, contro la Ternana mi serviva un centrocampo di maggiore corsa. Avrei potuto provarlo in posizione arretrata ma lo avrei messo in difficoltà non essendo il suo ruolo, quindi ho fatto altre scelte dopo averne parlato con lui. A Castellammare giocammo 4-2-3-1, contro la Ternana avevo bisogno di un centrocampo di corsa, che potesse contrastare i loro centrocampisti e trequartisti tra le linee. Ci ho pensato a schierarlo da mezz'ala ma lo avrei messo in difficoltà".

Alla base delle rimonte subite nelle ultime uscite, il parere del tecnico è che ci sia un mix di fattori: "Ci sono tante situazioni, episodi. Disattenzioni individuali che ti portano a subire un gol, questo è il frutto di queste situazioni. Quando le partite arrivano verso la fine col risultato in bilico la concentrazione deve essere massima. Con il Monopoli e con il Foggia in 10 siamo riusciti a portarla a casa. Ogni partita poi fa storia a sé. La pressione? Essere obbligati a vincere non è semplice per nessuno. Forse c'è timore di non riuscire a farlo ma questo può essere solo dannoso. Dobbiamo avere rispetto di tutti ma non avere paura di nessuno, esprimere il nostro calcio senza pensare a ciò che possono fare gli altri. Dipende tutto da noi. Gli errori possono essere individuali, di reparto e anche mentali. Ma non credo che nelle mie partite la difesa abbia subito tanto, abbiamo commesso degli errori, nel calcio capitano. Noi dobbiamo essere bravi ad eliminarli curando il dettaglio.

La ricetta per venirne fuori, secondo Carrera è chiara: Lo spirito deve essere sempre quello di andare in campo per fare la partita e ottenere più punti possibili. Solo vincendo ci si abitua a vincere. Dipende solo da noi, non dobbiamo avere timore o voglia di strafare, dobbiamo fare le cose semplici. In qualsiasi squadra si giochi, ci sono sempre le pressioni ma nel calcio contano i risultati. Dobbiamo essere consapevoli di questo, siamo qui per portare il Bari in alto. Dobbiamo concentrarci e fare il massimo perché ciò accada. Il campionato di Lega Pro? Mi aspettavo questo. Ci sono squadre che giocano un buon calcio, hanno cattiveria, una componente fondamentale in ogni categoria".

Anche con Carrera le sostituzioni a gara in corso non cambiano le partite a favore dei Galletti: "Non abbiamo la panchina lunga. Ogni domenica ci sono 4-5 ragazzi della Berretti. Può essere un problema ma non è un alibi. A volte con i cambi si pensa di poter cambiare la partita ma non è così. Cambia ogni partita. Giocando ogni tre giorni c'è anche poco tempo per lavorare, non è semplice costruire così. Tutte le partite che abbiamo fatto c'è stato un miglioramento indipendentemente dai risultati. La squadra ha dimostrato di poter tenere in mano il gioco".

Infine, sull'importanza di arrivare al secondo posto per entrare in gioco più tardi ai playoff: "Giocare meno partite può essere vantaggioso per una squadra che ha più possibilità di riposarsi e lavorare. Il nostro obiettivo è arrivare secondi. Il campionato non è ancora finito anche se la Ternana ha tanti punti di vantaggio. Dobbiamo guardare solo a noi stessi, a testa bassa".

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