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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Bari, Sciaudone: "Più pressione rispetto all'anno scorso. Vogliamo tornare in alto"

Il ritorno ai selfie, la ricerca della giusta determinazione, il ruolo da favorita del Bari: questo e tanti altri gli argomenti trattati dal centrocampista biancorosso in conferenza stampa

Dopo il selfie pubblicato ieri pomeriggio che lo ritraeva assieme ai suoi compagni di squadra, Daniele Sciaudone, uomo simbolo del Bari, ha parlato in conferenza stampa. Tanti i temi trattati, dalle difficoltà di inizio stagione ai paragoni con lo scorso anno. Ecco le risposte del numero 8 biancorosso alle domande dei cronisti presenti:

Il mister insiste molto sul lavoro settimanale, su cosa si concentra?
"Ci chiede soprattutto di non fermarci mai, anche quando sbagliamo, aiutare i compagni. Dobbiamo mantenere la posizione. Gli avversari vengono sempre ad affrontarci molto chiusi per poi ripartire, dobbiamo essere bravi a limitarli. Impostare continuamente"

Sei in crescita dal punto di vista atletico?
"Ero un po' indietro di condizione.  Arriverà un periodo di forma migliore. Giocare contro le squadre chiuse è difficilissimo, i 30-40 metri che avevo l'anno scorso non esistono."

I movimenti sono diversi?
"Sono più o meno gli stessi, anzi il mister è stato molto disponibile a cambiare certe cose. Ci confrontiamo spesso, ci chiede cosa ne pensiamo. C'è molto dialogo, sinergia per far male all'avversario".

Cosa manca al Bari per avere continuità? Quale può essere l'arma in più?
"Ci sono grosse potenzialità individuali. Negli uno contro uno e nelle ripartenze i singoli fanno la differenza. Dobbiamo mettere più determinazione nel cercare di portare a casa il risultato ed essere consapevoli che chi viene a giocare contro il Bari sa di giocare contro una delle big del campionato e quindi lo fa con una mentalità diversa, superiore alla loro".

Manca quindi un po' di determinazione...
"Purtroppo è una componente astratta che non si può allenare. Non è facile trovarla. E' una cosa da trovare dentro di sè, si trova soltanto cercandola partita dopo partita. Nelle prime partite non avevamo mai sentito un fischio. Quest'anno si pareggia col Modena e poi andiamo a vedere le statistiche e abbiamo dominato ma il pubblico fischia. L'anno scorso avevamo meno pressioni e per quello abbiamo fatto quel cammino importante. Noi dobbiamo provare a stare più insieme e a trovare la determinazione".

Come può la pressione diventare uno stimolo?
"Sono tre campionati che il Bari fa un campionato da metà classifica, salvandosi anche verso le ultime 3-4 giornate. Puntare a vincere un campionato da un anno all'altro è difficile. La dimostrazione è l'Empoli che ci ha messo 3-4 anni per andare in A. Nel calcio moderno ci vuole un piano di costruzione e di continua evoluzione di una squadra e di una società. Per noi questo è il primo anno. Il 70% della squadra è cambiato rispetto all'anno scorso, volere certe cose dalla squadra è pretestuoso. Avrei potuto capire se avessimo trattenuto il gruppo della passata stagione e vi avessimo aggiunto 6-7 innesti e le cose non fossero andate bene. Lì sarei stato il primo a dire che c'era qualcosa che non va. La squadra è nuova gli allenamenti sono diversi, tanta gente non ha mai vissuto questa pressione. Per alcuni è difficile gestire il dover dimostrare di essere forti. Ma abbiamo tutta la volontà di tornare ad essere un Bari da alta classifica e di riportare la gente allo stadio".

Che partita ti aspetti a Catania?
"Troveremo un clima rovente, anche se in questo caso le pressioni saranno tutte su di loro. In classifica sono dietro di noi e in più giocano in casa. Sarà una gara bella e tosta. Arriviamo da un periodo un po’ sfortunato, ma daremo tutto per riscattarci. Vogliamo fare risultato".

Calaiò e Sciaudone, sfida tra due arcieri
"Bella sfida vero? Le mie frecce però sono in carbonio, più dure (ride ndr). Non è solo Calaiò la loro forza ma un organico di giocatori di categoria superiore. E forse questo anche il loro attuale limite. Devono capire che la serie B è una categoria a parte con delle dinamiche particolari che nulla hanno a che fare con la serie A".

Rinnovo di contratto: a che punto è?
"Non so dirlo, se ne occupa il mio procuratore. Bari è una piazza a cui sono molto legato, dico solo questo".

Il ritorno dei selfie...
"Ho sentito il bisogno di pubblicarne uno perché percepivo che alla gente mancasse qualcosa. Volevo dimostrare come la squadra sia unita. Come l’anno scorso organizziamo cene e attività con l'obiettivo di compattare il più possibile il gruppo. La scorsa stagione le mie foto creavano entusiasmo e hanno portato anche fortuna. Quest’anno ai primi selfie qualcuno mi aveva scritto di pensare meno agli scatti e più a lavorare, quindi ho aspettato un po'... C'è un tempo giusto per ogni cosa".

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