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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Giancaspro: “In questo momento ci vogliono serenità e unione d’intenti”

Il presidente del Bari è intervenuto in conferenza stampa diversi giorni dopo la brutta sconfitta di Trapani: "Non facciamo drammi. La promozione in Serie A non è un obbligo"

Dopo un periodo di entusiasmo dovuto a una serie di risultati utili consecutivi, il Bari è incappato in due sconfitte intervallate dal bel successo col Frosinone, all’epoca primo in classifica. Entrambe le sconfitte sono arrivate in trasferta e se quella di Chiavari era stata bollata come un ‘incidente di percorso’ il poker rimediato in Sicilia contro il Trapani è stata una vera e propria doccia gelata.

Un ko pesante che va dimenticato presto e al quale bisogna reagire con decisione. Ecco che a far sentire la propria voce è stato lo stesso Cosmo Giancaspro, intervenuto in conferenza stampa in tarda mattinata. “La Serie B è un campionato pieno di insidie e può succedere di tutto – ha esordito il patron biancorosso -. Guardate il Verona, a fine girone d’andata sembrava volare verso la A coi gol di Pazzini. Tutto può cambiare, ci sono stati diversi avvicendamenti al vertice. Oggi sono qui per fare il pompiere. Dobbiamo essere consci del fatto che si tratta di un campionato diverso rispetto agli scorsi. C’è grande equilibrio tra tutte le formazioni. Sino a fine aprile non ci sono verdetti definitivi per qualsiasi obiettivo. Sono qui per invitare tutti alla coesione”.

Il Bari a gennaio è stato completamente rivoluzionato dal mercato nell’ottica di fare il possibile per aspirare alla promozione. “Col direttore sportivo Sogliano – ha ricordato il patron dei galletti - abbiamo portato a termine un lavoro importante. Dopo il cambio di allenatore è stata costruita una rosa variegata e competitiva. Dobbiamo tenere i piedi per terra, in questo modo potremo giocarcela sino in fondo. Ciò che è certo è che con l’ultima campagna acquisti abbiamo consolidato il nostro patrimonio di calciatori, anche di proprietà. È stato creato uno zoccolo duro per il futuro nel rispetto di obiettivi di medio termine. Tutto è in linea col processo di consolidamento dell’azienda”.

Giancaspro ha insistito molto sul discorso della promozione, invitando anche gli operatori dell’informazione a non creare eccessive aspettative sulla squadra. “La Serie A dev’essere vista come un’eventualità e non come un obbligo. La concorrenza è agguerrita e noi non siamo nessuno per ritenerci superiori agli altri. La nostra è una buona rosa ma va ancora completata. Non scordiamoci che questi ragazzi giocano assieme da un mese e mezzo. Io ringrazio Colantuono per essere riuscito anche a trovare soluzioni differenti a livello di moduli, una dinamica che ci ha permesso di raggiungere i risultati finora conseguiti. Chi ci precede in classifica ha organici rodati che giocano assieme già da qualche anno. C’è già spirito di gruppo, un qualcosa che noi stiamo creando. Non dobbiamo illuderci sulle rimonte, possono farle anche gli altri. L’unione e la coesione devono essere la nostra forza, questo è un aspetto che vedo nelle altre squadre. Le prossime saranno 11 battaglie, al termine tireremo le somme”.

Il presidente del Bari ha voluto spendere inoltre alcune parole per la serietà del proprio progetto e dei calciatori in esso coinvolti. “In Serie B non sono molte le società che possono vantare i conti in regola come la nostra ultima semestrale. Il nostro bilancio è in parità nei primi mesi del 2017. Dimenticare questo aspetto è grave: per avere continuità non basta avere dei campioni in campo ma è necessario dare loro la tranquillità di avere alle spalle una società solida. I calciatori arrivati a gennaio sono venuti rifiutando anche proposte dalla Serie A e il merito è di Sogliano. Sento spesso parlare di mercenari ma non sono d’accordo. Questi ragazzi hanno un’anima. Sono dei professionisti, che come tutti hanno un mercato, ma quando si sentono bene e si sentono protetti, come se si fosse una famiglia, considerano ciò un valore aggiunto”.

Quali siano i motivi che portano il Bari ad andare in difficoltà lontano dal San Nicola non sa dirlo neanche Giancaspro il quale ritiene sia soprattutto per un fattore di equilibri psicologici. “A Trapani siamo andati molli mentalmente – ha spiegato il presidente -. Dopo Benevento forse qualcuno si era illuso, io no. Non mi ero illuso allora e non mi abbatto adesso. L’errore fatto in Sicilia è essere andati lì sentendosi i primi della classe. Non voglio vedere facce tristi e demotivate, qualcuno può essere più fragile ed interpretare alcuni articoli in maniera negativa. Non mettiamo in difficoltà i ragazzi, vanno tutelati nella loro integrità mentale. E’ un problema mentale”.

Nelle scorse settimane si è parlato molto dello stadio San Nicola e del bando per la gestione emanato dal Comune qualche giorno fa. A tal proposito Giancaspro avrebbe dovuto incontrare il sindaco di Bari Antonio Decaro per formulare una nuova proposta ma per ora i due non si sono ancora visti. “I miei piani per la settimana sono leggermente cambiati per delle problematiche che si sono create in Lega. Penso di poter incontrare il sindaco la prossima settimana. Il Comune ha deciso di bandire la gara, io credo di poter dare un’alternativa all’indirizzo preso, in relazione al piano industriale di cui ho parlato”.

Un incentivo maggiore a centrare gli obiettivi fissati a inizio stagione può essere quello dei premi fissati dalla società: “A inizio stagione avevo inserito anche i premi salvezza – ha rivelato Giancaspro -. Ad ogni modo, si trattava più di scaramanzia che di altro. Esistono già dei premi fissati in base alla posizione finale e ritengo non abbiano bisogno di corroboranti”. Infine una chiosa sul prossimo avversario, il Novara:  “La nostra squadra è in grado di vincere con tutti. Mi auguro che i ragazzi ritrovino la giusta tranquillità e serenità per affrontare in modo coeso questo impegno. Mi aspetto una grande partita”.

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