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Cristoforo De Palma, il veterano 'di ferro' del Canottieri Barion: a 80 anni continua a macinare successi e vittorie

Doppio argento al Mondiale di Ungheria e vittoria ai Campionati del Mare per l'inossidabile canottiere barese, che continua ad allenarsi ogni mattina, dal lunedì al venerdì e anche il sabato. Il suo prossimo obiettivo? "Mi piacerebbe rivincere una rassegna iridata"

La classe di ferro è 1939 ma il palmares di Cristoforo De Palma non conosce limiti, di coppe e di medaglie. A 80 anni suonati il veterano del Canottieri Barion non smette di stupire nel canottaggio. 

Oltre ai due argenti al Mondiale Master di Ungheria, conseguiti a settembre, lo sportivo barese si è confermato al primo posto ai Campionati del Mare disputati a metà ottobre, a Bardolino, in Veneto: uno sbocco quasi naturale per chi si allena ogni mattina con lui, dal lunedì al venerdì, e molte volte anche il sabato. 

«All'ultima gara, a Bardolino – racconta il diretto interessato, in una pausa dell'intensa seduta quotidiana – ho vinto facilmente, anche grazie ai secondi di abbuono concessi per l'età. Al singolo si erano iscritti in otto. Ben due categorie in gara, H ed I: c'erano concorrenti anche di dieci anni più giovani di me. Ma per loro non c'è stato nulla da fare, ancora una volta».

Dalle vittorie acquisite in scioltezza a quelle mancate: ben due alla World Master Regatta di Ungheria, affrontata a settembre sul lago Velence: «E pensare – osserva De Palma – che avrei potuto arrivare primo, se mi avessero iscritto alla categoria giusta, quella riservata agli over 80. Me la sono giocata sino all'ultimo, però, anche se il successo mi è sfuggito agli ultimi metri di gara. Nel doppio, invece, in compagnia del mio amico Paolo Caracciolo, napoletano, ho accettato il secondo posto con serenità: la barca che ha vinto era tirata da un ex olimpionico. Alla fine sono stato premiato assieme a tutti i miei coetanei dalla federazione internazionale: eravamo circa 50, su oltre 3800 partecipanti. C'erano anche altri italiani, da Novara, Varese, Roma. Io, l'unico dalla Puglia, l'unico da Bari».

Più delle gare da vincere conta la preparazione per provarci. L'allenamento comincia di prima mattina, sotto lo sguardo vigile di Mauro De Santis, amico e allenatore che non fa sconti: remoergometro o discesa in mare, se la temperatura lo consente, nello specchio d'acqua dinanzi a molo San Nicola. A seguire, una sobria colazione: l'abbrivio giusto per cominciare una giornata che resta intensa, anche a 80 anni: «Lo sport e il canottaggio – spiega De Palma – mi tengono attivo, anche sul lavoro e nelle altre attività giornaliere». Intanto, la sua agenda agonistica si proietta all'Europeo di Monaco di Baviera e al Mondiale in Austria: «Mi piacerebbe rivincere una rassegna iridata – ammette candidamente – Mi è già successo a Groningen, in Olanda, nel doppio. Un equipaggio improvvisato, con un medico pisano. Eravamo a metà dei 1000 metri di percorso, quando mi fa: “Io sono stanco, mi fermo”. Gli urlai di tirare con tutto il fiato che avevo in gola. Vincemmo. E fu bellissimo». 

Photo credit canottaggio.org - M.Ustolin

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