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Bari-Ternana, Di Cesare: "Sfida difficile ma non decisiva. Vincendo faremmo un bel salto"

Il capitano dei biancorossi è intervenuto in conferenza stampa per presentare la partita di domenica contro la capolista. In panchina non dovrebbe esserci Auteri, ancora positivo al covid

Mister Auteri non è ancora disponibile poiché ancora positivo al covid, e domani nella delicatissima sfida interna con la Ternana non sarà in panchina. Vista l'assenza del tecnico, per presentare il big match del San Nicola in cui i Galletti ospiteranno l'attuale capolista del Girone C, è intervenuto il capitano Valerio Di Cesare.

“Abbiamo di fronte una partita molto difficile, importante ma non determinante - il parere dell'esperto difensore -. In questo momento loro sono davanti a noi e hanno una partita in più. Vincere vorrebbe dire fare un bel salto e sarebbe importante non tanto per la classifica ma per dare continuità".

La Ternana, unica squadra ancora imbattuta nel Girone C possiede anche il miglior attacco ed è riconosciuta unanimemente come la principale concorrente del Bari per la promozione diretta: “Hanno attaccanti forti che possono metterci in difficoltà ma sono certo che ce la giocheremo alla grande. Bisognerà fare particolare attenzione alle loro individualità e alle tante alternative che hanno. Lo scorso anno eravamo partiti male e ci siamo trovati a rincorrere dall'inizio, in questo campionato, invece, siamo attaccati alla prima. Vincere ci darebbe inevitabilmente maggiore slancio ma è ancora presto, siamo solo all'undicesima giornata. Se vinci questa e poi perdi a Caserta è come se non avessi fatto fatto nulla”.

Quest'anno il centrale romano sta giocando da braccetto sinistro nella difesa a tre, un ruolo in cui non era sembrato perfettamente a suo agio ma nel quale è cresciuto col passare delle giornate: "Anche in passato avevo giocato da centrale di sinistra. Forse nelle prime partite ho fatto un po' di fatica perché era da tanto che non ci giocavo ma non cambia poi così tanto. Il mister lavora su tutto, a noi difensori chiede di stare corti perché vuole recuperare palla nelle zone alte di campo per arrivare subito in porta. Su questo dobbiamo migliorare ancora tanto. Al mister piace giocare da dietro, noi difensori quindi dobbiamo far partire l'azione e allenarci su questo".

Lo scorso anno il Bari ha dovuto misurarsi con un avversario tosto come la Reggina che alla fine ha prevalso conquistando la promozione, mentre quest'anno la locomotiva del campionato sembra la Ternana. Di Cesare ha provato a spiegare le differenze tra le due avversarie: "La Reggina dava l'impressione di essere una squadra compatta, secondo me è stata questa la sua forza, ma la Ternana di quest'anno credo abbia qualcosa in più, lo dicevo anche ai mie compagni a inizio stagione, hanno inserito nomi importanti. E il Bari? Non so se sia più forte rispetto allo scorso anno, ciò che è certo è che siamo partiti meglio. Nel calcio però contano solo i risultati. Se alla fine riusciremo a vincere vorrà dire che saremo stati più bravi. La differenza principale con lo scorso anno è che siamo partiti con un allenatore e abbiamo cambiato, quindi è come se avessimo buttato i primi due tre mesi. Quest'anno dal ritiro abbiamo lavorato tantissimo, anche se qualcuno è arrivato in ritardo sono fiducioso perché vedo ogni giorno come stiamo lavorando. Abbiamo ampi margini di miglioramento. Dobbiamo continuare così perché i campionati si vincono soprattutto con le piccole, fuori casa, su campi brutti, come ha fatto la Reggina lo scorso anno".

Nel finale un pensiero anche per Auteri, descritto come un 'leone in gabbia': "Anche questa mattina ci siamo collegati col mister. L'ho visto bene, è normale che rinchiuso nella sua stanza avrebbe voglia di spaccare tutto ma l'importante è che stia bene. Ci ha dato indicazioni per la partita. Queste sono partite che si preparano da sole, ognuno sa cosa fare perché è una partita talmente importante che non c'è bisogno ci sia il giocatore esperto per farsi sentire".


 

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