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L'Empoli scappa con Tavano, Galano riacciuffa il pari nel finale

Nel posticipo di Serie B, i biancorossi riescono nel finale ad evitare la sconfitta con il terzo gol in campionato dell'attaccante foggiano, ma devono ringraziare i padroni di casa, a lungo padroni del campo, ma incapaci di chiudere il match dopo il gran gol di Tavano

Per una volta si può dire che il Bari sia riuscito a raccogliere più di quanto abbia seminato. Sia chiaro, nella trasferta di Empoli, i biancorossi non abbiano rubato nulla, cercando pur tra mille difficoltà tecnico-tattiche, di affrontare alla pari una delle corazzate della serie B. Però la sensazione è che il pareggio acciuffato a 12’ dalla fine con Galano, sia giunto in gran parte per demerito degli avversari.

La colpa dei toscani, la cui superiorità tecnica è stata per lunghi tratti evidente, è stata quella di non aver messo in cassaforte il risultato, tenendo accese le speranze dei galletti. E a poco serve protestare per il fallo di mano (involontario) di Calderoni, da cui si è generata l’azione del pari. I ragazzi di Sarri possono prendersela soltanto con se stessi.

ANCORA UN CAMBIO – Il 4-2-3-1 a cui si affida Alberti, dimostra due cose: la totale assenza di timori riverenziali (da parte del tecnico), che decide di presentarsi ad Empoli con 4 giocatori dalle spiccate doti offensive. Per converso c’è un equivoco tattico, perché la presenza di Joao Silva impone un gioco che esalti il suo metro e novanta, mentre per tutto il primo tempo, grazie anche alla presenza di parecchi palleggiatori, il Bari giocherà esclusivamente palla a terra.
In casa biancorossa non manca la qualità, l’esperienza invece è una chimera. Il paragone tra il tridente di fantasisti Galano-Beltrame-Fedato e la coppia di veterani Tavano-Maccarone, è a tratti impietoso. Si aggiungano poi le geometrie di un ispiratissimo Valdifiori, insieme ad un collaudato gioco con il quale i ragazzi di Sarri, dominano per lunghi tratti il match, per avere un quadro completo della partita.
Come spesso accade, i biancorossi cedono nei primi minuti, grazie all’immortale Tavano. Sul gol del bomber empolese (7° in campionato) sono due le cose da apprezzare: lo splendido aggancio dell’attaccante, insieme al geometrico lancio di Valdifiori.
Il regista dei toscani è autentico dominatore del centrocampo, approfittando del mancato disturbo da parte degli attaccanti baresi, e di una certa libertà in fase di impostazione.
Nei biancorossi si apprezza qualche tentativo di fraseggio nello stretto, e in un paio di occasioni, si creano anche i presupposti per andare a rete, ma prima con Beltrame al 25’ (percussione centrale e sinistro alto dal limite) e poi con Fedato al 27’ (pallonetto sbilenco davanti a Bassi) non riescono a superare l’estremo difensore toscano. Il discontinuo Galano ci prova di testa, non proprio il suo colpo migliore, sfiorando il palo alla mezz’ora.
Il finale del Bari è incoraggiante, ma il problema è sempre lo stesso, la mancanza di concretezza.
SECONDO TEMPO – L’incipit del secondo tempo è una replica di quello del primo: l’Empoli spinge e il Bari rischia di affondare sotto i colpi dei padroni di casa. Bisogna ringraziare Guarna che tiene in piedi il match dicendo no alla grande conclusione di Tavano al 5’; al Bari servirebbe proprio uno come lui, ma anche un grande pensatore a centrocampo. Fossati lo sarebbe, ma parte dalla panchina; l’altro, Beltrame, stecca ancora una volta, pur giocando, nella sua posizione. Proprio il regista scuola Milan viene gettato nella mischia al posto del deludente fantasista di scuola juventina.
Ma i progressi nel gioco, che il cambio vorrebbe generare, non si vedono.  E’ anzi Maccarone al 23’ a sfiorare l’euro gol con una splendida volee in semirovesciata, su suggerimento di Tavano. Sarà l’ultima azione di Big Mac prima di lasciare il posto all’eterno incompiuto Mchedlidze. Il georgiano sarà protagonista nel finale, andando ad un passo dal gol vittoria. Ma prima c’è da raccontare il gol di Galano al 33’, con una frustata mancina da fuori area, che piega le mani a Bassi, bacia il palo e si insacca. Il gol giunge nel momento di maggior pressione dei biancorossi (seppur tra mille errori e alcune pause), schierati nel finale con un 4-2-4 con l’ingresso di Marotta al posto di Sciaudone. L’ingresso successivo di Romizi, proprio al posto di Galano, serve a ridare densità al centrocampo nel finale, quando l’Empoli cerca di riappropriarsi dei tre punti. L’occasionissima di Mchedlidze fa tremare i biancorossi, ma è bravo Ceppitelli a salvare sulla linea e a portare in Puglia un punto forse non meritatissimo, ma utile e gradito.

Tabellino

EMPOLI (4-3-1-2) Bassi; Laurini, Tonelli, Rugani, Hysaj; Signorelli, Valdifiori, Croce (39’pt Castiglia); Pucciarelli (35’st Verdi); Maccarone (24’st Mchedlidze), Tavano. A disposizione: Pelagotti, Mario Rui, Ronaldo, Accardi, Camillucci, Barba. Allenatore: Sarri

BARI (4-2-3-1) Guarna; Defendi, Ceppitelli, Chiosa, Calderoni; De Falco, Sciaudone (28’st Marotta); Galano (37’st Romizi), Beltrame (19’st Fossati), Fedato; Joao Silva. A disposizione: Pena, Lugo, Alonso, Polenta, Samnick, Altobello. Allenatore: Alberti

ARBITRO: Fabbri di Ravenna

MARCATORI: 11’pt Tavano (E), 33’st Galano (B)

AMMONITI: Tonelli (E), Fedato (B), Fossati (B), Valdifiori (E),

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