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Fc Bari ad un passo dal fallimento, da Shanghai la proposta dell'imprenditore Brienza: "Pronto ad investire con partner internazionali"

"Un progetto serio per il Bari lo meritano i tifosi, lo merita la città e per questo ci metto anzitutto serietà oltre che la disponibilità ad investire risorse finanziarie" spiega il manager da 13 anni di stanza nel Paese asiatico

"Ero e sono pronto ad investire nel Bari ed alle giuste condizioni posso far nascere un progetto serio, coinvolgendo anche investitori internazionali, per dare prospettiva a squadra e società". Lo spiega a BariToday Nicola Brienza, imprenditore barese di 44 anni, residente a Shanghai, che interviene sulla difficile situazione della Fc Bari, a un passo dal fallimento per via della ricapitalizzazione di 4,6 milioni di euro al momento non completata: "Mi sono fatto avanti il 4 giugno - racconta Brienza, da 13 anni in Cina attivo nel settore dell'asset management e del merger&acquisition per numerose aziende internazionali - con un interlocutore vicino alla proprietà dando la disponibilità per l’acquisto del 100%, ma pur impegnandomi a mantenere riservatezza non sono mai stato ricontattato ed ho quindi immaginato che per fortuna della società, del proprietario, della città e dei tifosi la situazione fosse sotto controllo".  Brienza non entra nel merito personale di chi ha gestito il club negli ultimi anni: "Non giudico Giancaspro né Paparesta e rispetto la proprietà convinto che abbiano fatto di tutto per gestirla nel modo migliore, investendo tanti soldi personali". La proposta arriva nello stesso giorno in cui il consigliere comunale e manager Mimmo Di Paola si è fatto avanti dando la propria disponibilità affinchè, assieme ad altri imprenditori, si possa salvare il club e rilanciarlo.

"Tifosi e città meritano progetto serio"

"Un progetto serio per il Bari lo meritano i tifosi, lo merita la città e per questo - sottolinea l'imprenditore - ci metto anzitutto serietà oltre che la disponibilità ad investire risorse finanziarie".  In tal senso, prosegue, "mi fa piacere l'impegno del sindaco Decaro per trovare una soluzione, perché superata questa crisi il dialogo con l'amministrazione e il comune va rafforzato risolvendo la questione dello stadio che deve essere una parte principale del progetto Bari e non solo per la società di calcio, ma per tutta la città. Bisogna tra l'altro costruire un centro multi sportivo ed avvicinare i giovani con un corretto approccio che insegni loro a pensare e vivere sportivamente". 

"Serve chiarire il conto economico attuale della società"

Sulle modalità e i tempi per intervenire, Brienza è chiaro: "Purtroppo sulla situazione attuale del Bari leggo sui vari quotidiani che le tempistiche sono ridotte e mi rammarica sapere che si sia arrivati a questo punto, anche se la speranza è sempre l’ultima a morire. Per intervenire ho bisogno - chiarisce Brienza - di fare una 'Due Diligence' dettagliata e di avere un chiaro conto economico quanto a 'profit and loss statement', per capire come intervenire e soprattutto quantificare tutti i debiti che eventualmente esistono, altrimenti parliamo solo da tifosi e non da businessmen". "Spero non sia tardi e comunque mi auguro che indipendentemente dal mio intervento - conclude Brienza - si trovi una soluzione per il bene della mia amata città. Bari merita rispetto". Un asse, dunque, tra Bari e la Cina a tempo ormai quasi scaduto? L'ipotesi è sul tavolo.

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