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Giovedì, 25 Aprile 2024
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FC Bari: Meleam e Brienza danno la loro disponibilità. Intanto la Procura indaga

Pasquale Bacco e l'imprenditore barese residente in Cina confermano la propria intenzione ad investire nel club biancorosso ma a determinate condizioni. La Procura presenta istanza di fallimento?

Giunti alla tarda serata di sabato, resta sempre meno tempo per portare a termine ricapitalizzazione della FC Bari 1908. Lunedì alle 19:00 scadrà il termine per sanare la propria posizione all'esame della Co.Vi.Soc. e se i conti non saranno in ordine per i galletti si prefigurerà lo scenario del fallimento.

All'appello mancano poco più di 3 milioni di euro, cifra necessaria a far respirare momentaneamente il club consentendo l'iscrizione al prossimo campionato di Serie B. Intanto in mattinata il quotidiano Repubblica ha lanciato un'indiscrezione che se confermata sarebbe clamorosa: il sostituto procuratore Giuseppe Dentamaro, titolare assieme alla collega Larissa Catella dell'indagine sul presidente del club Bari Cosmo Giancaspro, avrebbe presentato al tribunale civile istanza di fallimento della società biancorossa. Alla base di questa tesi vi sarebbero pesanti insolvenze e una importante situazione debitoria da parte della società di Strada Torrebella.

Trincerata nel proprio silenzio la dirigenza del Bari resta a lavoro per trovare nuovi soci ma le speranze dei tifosi, delusi da Giancaspro sono perlopiù riposte negli imprenditori locali. Gli ultimi a farsi avanti sono stati i vertici di Meleam nella persona dell'amministratore legale Pasquale Bacco che intervenuto ad Antenna Sud ha dichiarato: "Da parte nostra c'è la disponibilità per l'intervento di 3 milioni che ci è stato richiesto. Chiediamo una due diligence di 24 ore. C'è poca chiarezza sulle cifre che svariano da 1 milione a 15 milioni di euro di debiti. Inoltre non possiamo accettare di versare 3 milioni sul conto corrente di Giancaspro. Vorremmo che la cifra venisse garantita su di un altro conto. Allo stesso tempo chiediamo l'impegno da parte di Giancaspro a cedere le sue quote poiché capirete si è in piena incompatibilità. C'è ancora il tempo e spero ci sia dato spazio".

Segnali di apertura arrivano anche da Shanghai, lì dove risiede l'imprenditore barese Nicola Brienza che nei giorni scorsi ha a più riprese manifestato la sua disponibilità a rilevare il 100% delle quote del club biancorosso (tentativo che sta effettuando dal mese di maggio) salvo aver preso prima visione e valutato le carte del Bari. Brienza ha risposto all'accorato appello di un tifoso dei galletti su Facebook: "Sto cercando di fare di tutto per lenire il dolore di questa città. Sono consapevole della bellezza che questo progetto offre e che la gente della mia terra può portare. Sono orgoglioso di essere un terrone barese. Credimi quando ti dico che il sentimento che si prova per le proprie origini diventa più forte quando sei stato costretto ad emigrare perché purtroppo non riuscivi ad esprimere te stesso nella tua terra natia. Adesso stiamo lavorando su tutto e cercando di capire se questo progetto può essere affrontato serenamente. Il tempo non è a mio favore. Direi veramente contrario. Le problematiche tante, tantissime. Spero tu possa capire se non posso dire di più al riguardo ma le tue parole mi hanno colpito molto e mi hanno dato la possibilità staccare un po’, qui è quasi mezzanotte". 

Parole che dimostrano come la pista italo-cinese sia tutt'altro che tramontata. Salvo clamorosi sviluppi lunedì mattina la situazione potrebbe essere più chiara. I tifosi del Bari ovviamente sperano possa concludersi con un lieto fine che ad oggi appare molto complicato.

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