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Bari, via all'Auteri bis: "Sono tornato per dare la scossa. Ci siamo e vogliamo arrivare fino in fondo"

Il tecnico siciliano torna in panchina dopo l'esonero di Carrera e parla a due giorni dalla trasferta di Torre del Greco contro la Turris, penultimo impegno della stagione regolare. De Laurentiis: "Nessuno ci ha ancora tolto la Serie B ma serve lucidità"

Domenica 25 aprile il Bari giocherà la sua penultima partita della stagione regolare di Serie C sul campo della Turris. La partita con i corallini segnerà il ritorno in panchina di Gaetano Auteri, allenatore che era stato esonerato dai biancorossi il 9 febbraio scorso dopo aver perso in casa contro la Viterbese, e che è stato richiamato al posto di Massimo Carrera.

Il ritorno del tecnico di Floridia, a due giornate dal termine, è stata una mossa della società per cercare di salvare la stagione e a motivare la scelta è stato lo stesso Luigi De Laurentiis, che ha preso la parola prima del mister: "Ci tenevo ad esserci oggi perché la società è sempre presente - ha detto il presidente. Voglio ringraziare mister Carrera e il suo staff per l'impegno dimostrato fino all'ultima partita. Il calcio è fatto di numeri, numeri che hanno imposto una scelta non semplice, come sempre siamo determinati e concentrati per arrivare in fondo con i migliori risultati. Il calcio è fatto di decisioni non sempre facili e quindi abbiamo voltato pagina. Siamo pronti a combattere fino alla fine, nessuno ci ha ancora levato la Serie B. L'ho detto ai calciatori, a mister Auteri, è fondamentale. Oggi ci vuole lucidità, siamo una squadra importante. Le squadre che ci affrontano hanno paura: servono nervi saldi, un gioco ben impostato e semplice, sia per le restanti due partite, sia per i playoff. Come società faremo tutto il possibile, tireremo le somme alla fine della stagione e ci assumeremo le responsabilità. Rappresentiamo una piazza e una fede importantissime, vogliamo il massimo. Ringrazio il mister Gaetano Auteri per essere tornato con noi, con voglia di vincere e cosciente di avere a disposizione una grande squadra. Gli auguro di prepararsi alla guerra, ma sono sicuro che sia già pronto".

Dopo il patron, ha parlato Auteri facendo il punto sulle condizioni in cui ha trovato la squadra: "Abbiamo fatto dei bei giorni di lavoro. Ho trovato una squadra un po' pessimista e negativa com'è normale che sia dopo quei risultati ma ci siamo concentrati sul campo. Dopo quattro o cinque allenamenti è tornata la positività. Ho trovato grande disponibilità, la squadra ha qualità e lo sapevo. In questo momento non siamo al completo. Come giocheremo? I numeri dipendono dall'organico, giocheremo cercando di fare la partita e alzare i ritmi. Creare senza concedere".

Dopo un rendimento discontinuo al Bari serve una striscia positiva tra campionato e playoff per tentare l'assalto alla B: "Le partite ce le ricordiamo. quella di Teramo è stata una partita indescrivibile, con tanti episodi negativi concentrati in una sola gara. Non meritavamo di non fare punti, ma appartiene al passato. Voglio essere positivo, in tornei così, in cui ci si gioca tutto, un pizzico di buona sorte è fondamentale. La squadra è forte e ora riprenderemo alcuni concetti che i calciatori già conoscono. Siamo uomini e professionisti. Non ci sono grandi problemi, abbiamo tempo per risolverli".

L'allenatore siciliano ha raccontato la sua reazione all'esonero e al successivo ripensamento: "Ci si abitua facendo questo lavoro, anche a subire cose che uno non ritiene giuste. In questi due mesi ho visto solo calcio, di tutte le categorie dalla A alla D, questo è quello che mi piace fare. Non c'è nessuna polemica, è la quinta volta che mi capita in carriera. O subito o dopo, sono sempre stato richiamato, qualche valore statistico ce l'avrà. Altri hanno perso il confronto ma lo dico con il massimo rispetto. Sono contento di essere tornato e sarei felicissimo di riuscire a dare una mano a centrare un traguardo ambito. Tutti sappiamo che sarà difficile, nessuno di noi ha voglia di mollare. Le partite si vincono in campo, questa squadra ha grandi qualità tecniche e morali".

Sul clima che si respira nello spogliatoio: "Questo gruppo lo avevo lasciato unito e affiatato, l'ho ritrovato con qualche dispersione, fortunatamente non tutti. A volte alcune cose si fanno in modo inconscio, basta che la stagione prenda una piega negativa. Alcuni giocatori possono pensare inconsciamente 'tanto tra un mese è finita'. Io ho dato una scossa, sappiamo che non è facile. Ci aspetta un percorso complicato, lo sarebbe stato anche fossimo arrivati secondi con qualche difficoltà in meno. Vogliamo tornare a essere la squadra di prima. In tante partite in cui non siamo stati bellissimi ma abbiamo tante armi che possiamo usare ai playoff. Cosa ho detto ai ragazzi? Che li avevo lasciati forti e determinati e li ho trovati un po' giù ma la partecipazione è stata totale. I giocatori non sono stupidi, conoscono la verità da dentro, sanno che insieme potremo fare un percorso di lavoro importante. Non sempre nel calcio si può dire ciò che si pensa ma dal punto di vista della coscienza loro sanno la verità e hanno la certezza che possiamo fare bene insieme. Servirà anche buona sorte ma saremo competitivi".

Ora che è tornato Auteri deve decidere se schierare un Bari più tecnico o muscolare: "Terremo conto di tutto, a due giornate dalla fine le partite per tutte le squadre sono determinanti. La Turris non è ancora salva, giocano in casa, hanno una partita da recuperare. Le partite sono toste, siamo nel 2021. Terrò conto del percorso di lavoro e della forma, le partite durano 100 minuti e dentro una partita ci sono più partite. Occorrerà migliorare sotto tutti gli aspetti. Andiamo lì per vincere, queste briciole di possibilità di chiudere al terzo posto o essere la migliore quarta dobbiamo giocarcele. Dobbiamo pensare poco alle classifiche e concentrarci sulla gara".

In attacco Auteri troverà due calciatori come Mercurio e Cianci che non aveva avuto a disposizione nella sua precedente avventura in panchina: "Mercurio? Non voglio dirgli troppe cose perché potrebbe distrarsi. Ha qualità, l'ho conosciuto in questi giorni. Non bisogna dargli responsabilità ma è sfrontato e ha qualità mi ha sorpreso positivamente. Cianci lo conoscevo già da prima, ho avuto conferme. In questo momento ma negli ultimi tre quattro anni della carriera non si è mai espresso al massimo, ha qualità elevatissime. Ha bisogno di essere allenato bene, punto su di lui, è motivato".

Al mister siciliano è stato chiesto anche se a prescindere da come andrà a finire questo campionato, esistano i presupposti di vederlo in panchina anche in futuro: "Secondo me sì ma non ci voglio pensare. I contratti non hanno mai un grande valore. Se si sta bene insieme si va avanti. Qualche errore lo abbiamo commesso, tutti. Il gruppo si è formato a rilento, ci sono state alcune frenesie nelle scelte. Anche il rendimento della Ternana a cui faccio i complimenti per un percorso incredibile, non si vedeva da un secolo. Chi fa sbaglia. Ci sono i presupposti per continuare perché il gruppo ha qualità tecniche e fisiche. Antenucci, Di Cesare, nessuno tira a campare, io ho dato una scosssa, ora speriamo anche in un pizzico di fortuna, penso a Teramo, Cavese e Viterbese... Ci siamo e vogliamo arrivare fino in fondo per onorare la maglia".

Auteri ha risposto anche a proposito di Antenucci, attaccante che sotto la sua gestione ha segnato 12 reti, mentre con Carrera è riuscito a realizzare un solo centro: "Non è un giocatore che può stare da solo davanti come attaccante centrale. Possiamo fare tante cose e giocare da squadra, lavorando su un filo conduttore. Antenucci è forte, motivato e integro. L'unico responsabile sono io, i giocatori devono dare il meglio perché hanno qualità e motivazioni".

Sulle motivazioni che hanno portato all'esonero ed eventuali problemi nello spogliatoio: "Non sempre ho avuto rapporti buoni con le squadre che ho allenato, con questo gruppo sì. I problemi mi sono capitati con giocatori indolenti, superficiali, con atteggiamenti sbagliati. In quel caso intervengo e se non c'è comprensione si può andare allo scontro. Non serbo rancore, con questo gruppo ho sempre avuto un buon rapporto, ho valutato che questo gruppo dal punto di vista dell'impegno ha valori alti, i giocatori hanno rispetto della maglia".

Il sogno dei tifosi è che il Bari possa compiere un'impresa simile a quella con cui il Cosenza, allenato da Piero Braglia, dopo aver chiuso al quinto posto la stagione regolare, centrò la promozione in B con una gloriosa cavalcata ai playoff: "L'obiettivo è fare le cose migliori. Stiamo lavorando come si deve e continueremo, alcuni giocatori sono fuori e torneranno a una condizione ottimale. Questo gruppo è forte, ci vorrà un pizzico di fortuna, è fondamentale. Braglia col Cosenza fece un'impresa. ebbe fortuna e vinse con merito i playoff". 

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