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Giancaspro: "Colantuono persona competente". Sogliano: "Nessun contrasto con Stellone"

Presidente e direttore sportivo del Bari motivano l'esonero di Stellone e la scelta di Colantuono. Giancaspro su Paparesta: "Vuole tornare presidente? Anche Hillary Clinton voleva guidare gli Stati Uniti"

Ad accompagnare Stefano Colantuono durante la sua presentazione alla stampa c'erano anche il presidente e il direttore sportivo del Bari Cosmo Giancaspro e Sean Sogliano. Entambi hanno parlato al termine della conferenza del nuovo mister, fornendo spiegazioni sulle dinamiche che hanno portato all'esonero di Stellone e sullo stato di salute generale della società e della squadra.

Inizialmente ha preso la parola Sogliano, il quale ha voluto puntualizzare alcuni aspetti circa il rapporto con Stellone: "Volevo fare una precisazione. Quando c'è un cambio di allenatore per la società è un trauma, non è uno scherzo. Il direttore sportivo è giusto sia chiamato in causa. L'unica cosa che mi ha dato fastidio e mi dispiace, è pensare che qualcuno abbia pensato che tale cambio sia avvenuto per questioni personali di disaccordo tra me e il mister. Nononostante non sia un mistero che l'allenatore sia stato chiamato prima di me e dunque che non sia stata una mia scelta, c'è sempre stato rispetto dei ruoli, mi sono confrontato con lui su tutto, dal modo di giocare al mercato. I giocatori che sono arrivati - ha proseguito Sogliano - sono stati condivisi dal mister. L'unico giocatore preso senza il suo assenso è stato Fedele, ma ne ha parlato sempre bene e forse è quello cha ha utilizzato più di tutti. Le cose non sono andate come ci aspettavamo. Io non faccio scelte personali ma solo nel nome del Bari. Mai cambierei allenatore solo perché non sono d'accordo. E ad esempio, quando arrivai io a Verona, c'era già Mandorlini e con lui è andata bene per 3 anni". Se il progetto del Bari non è decollato non è certo soltanto colpa del precedente mister: " I punti sono pochi, le colpe non sono di Stellone, ma se i risultati non vengono bisogna trovare delle soluzioni. Auguro a Stellone di avere più fortuna nella sua prossima avventura, ora però noi dobbiamo pensre a fare punti". Pare che uno dei punti su cui Sogliano e Stellone avessero divergenze fosse l'impiego del 4-4-2, e a tal proposito il ds ha chiarito: "Non mi interessa quale modulo venga adottato. Il mister in 13 gare ha sempre fatto la formazione come pensava. Ci siamo confrontati ma non è mai stato influenzato in alcun modo. Noi volevamo andare avanti con Stellone, abbiamo fatto il possibile. Colantuono è stata una scelta diretta, abbiamo pensato che in questo momento ci volesse un allenatore che sappia lavorare sotto pressione. Non è detto che ora con il nuovo tecnico le cose vadano bene da subito".

Successivamente ha preso la parola il presidente Giancaspro, il quale ha fornito rassicurazioni sul futuro della società: "L'esonero di Stellone non cambia nulla: il piano industriale è parte di quelle cose che seppur pensate per un mediol-lungo termine, nel breve si modificano e si adattano alla realtà. Il piano è basato su delle previsioni, l'ho imparato nella mia esperienza da imprenditore. Bisogna anche saper cambiare. Sono nuovo nel mondo del pallone ma per me è un'azienda come le altre. Il mio piano è stato studiato e condiviso quando ho scelto di investire in questa società. Ricordo che ho preso la carica solo il 23 giugno, c'erano tanti aspetti a cui badare, per cui in 7 giorni ho dovuto individuare un allenatore e un ds. Ho visto decine di persone, ritengo di essere stato fortunato e intuitivo per ciò che concerne il ds. Ritengo che Sogliano sia la persona giusta, ho incontrato nomi importanti. Lui ha lasciato una squadra importante in A, ha condiviso la scelta di Stellone. Abbiamo condiviso acquisti e cessioni. Non vi sono mai stati screzi tra me, il ds e Stellone".  Sul cosa può aver portato alle difficoltà di questa prima parte di stagione il patron ha un'idea: "Questa è una piazza troppo esigente per quelli che sono i tempi di maturazione di un progetto. La casella vuota (quella dell'allenatore) è stata riempita con una persona competente. Spero di poter proseguire con Sogliano e Colantuono in un progetto che va oltre la stagione". In chiusura, interrogato su eventuali reazioni alla conferenza di Paparesta dei primi di novembre, Giancaspro ha chiosato ironico: "Non voglio più parlare del passato, purtroppo ci sono dei rigurgiti, ma non ritengo meritino ulteriori approfondimenti o commenti. Vuole tornare presidente? Ha il diritto di volerlo, ma ricordo che anche Hillary Clinton voleva diventare presidente degli Stati Uniti d'America. Sapete tutti come è andata a finire".

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