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Pink, la Bari del pallone (in rosa) a un passo dalla Serie A

Alle ragazze di mister Isabella Cardone basta solo un punto, domenica prossima contro la Domina Neapolis, per il salto in massima serie: "Siamo emozionate - racconta l'allenatrice - e vogliamo crescere ancora"

Un punto per fare la storia: la settimana del calcio in città non vive solo delle vicende dell'asta per l'aggiudicarsi le ceneri dell'As Bari, ma potrebbe voler dire Serie A per le ragazze della Pink Sport Time. Il team, allenato da mister Isabella Cardone, è a un passo dalla massima categoria: domenica a Bitetto basterà infatti un pareggio contro la Domina Neapolis, penultima in classifica, per vincere, con 1 giornata d'anticipo, il campionato cadetto ed entrare nell'olimpo del calcio femminile italiano.

Una cavalcata inarrestabile, con un gruppo di atlete unito e vincente, dalla studentessa alla neo-dottoressa in giurisprudenza, dai 14 ai 37 anni: "Siamo davvero a un passo - spiega l'allenatrice -. E' stata una settimana molto emozionante, ma abbiamo lavorato come sempre, con impegno. E' un'attesa particolare perchè ci teniamo particolarmente a festeggiare la A davanti al nostro pubblico".

Per la Pink si tratterebbe di un traguardo straordinario, a coronamento di un progetto nato nel 2001: "E' cominciato tutto per una sfida - spiega Cardone, tra i fondatori del club assieme alla presidente Alessandra Signorile - dalla pratica sportiva nelle scuole medie, quindi giocando in serie C regionale. Anno dopo anno il team è cresciuto e adesso la A è vicinissima. Siamo dei dilettanti che giocano a calcio con professionalità. Molte di noi studiano o lavorano, quindi non è facile dividersi tra gli impegni quotidiani. Grazie alla società siamo comunque riusciti ad avere uno staff completo e strutture adeguate. Qui a Bitetto ci hanno accolto con grande passione".

Il sogno, è quello di puntare a restare stabilmente nell'élite del calcio italiano: "Ci piacerebbe  - prosegue Cardone - avere un centro di allenamento tutto nostro, una sorta di Pink Stadium che possa irrobustire i nostri progetti". Il possibile, facoltoso, nuovo corso del Bari calcio, quello maschile, potrebbe schiudere ulteriori possibilità alle ragazze in rosa: "Se i nuovi proprietari del Bari volessero condividere il nostro progetto, supportandolo, saremmo felici - rimarca l'allenatrice - . Il connubio tra calcio maschile e femminile funziona nel resto d'Europa con squadre come Arsenal, Lione e Bayern". Perchè dunque, non provarci anche qui? 

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