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Latina-Bari, le pagelle: top i centrali difensivi e Galano, crollo Sciaudone

Ennesima grande prestazione di Polenta (autore del gol dell'1-0 su rigore), e di Ceppitelli. Bene anche il fantasista foggiano in formato part-time. Sul più bello vengono meno le mezzali

Si chiude a Latina la grande stagione del Bari. Nata sotto i peggiori auspici, tra i problemi societari che presto avrebbero condotto al fallimento della squadra, e quelli tecnici con la rinuncia di Gautieri, poche settimane dopo il suo ingaggio. Una stagione travagliata, per la prima parte, che ha poi conosciuto una svolta nel girone di ritorno, quando il Bari ha inanellato una serie impressionante di risultati positivi, scalando posizioni in barba alla zavorra dei 3 punti di penalizzazione, diventati 4 alla fine della regular season. Una rimonta che ha condotto ai playoff, e ad un’eliminazione in semifinale senza mai perdere. E’ da qui che il Bari dovrà ripartire il prossimo anno, per poter costruire una squadra in grado di conquistare quella serie A quest’anno soltanto accarezzata.

Le pagelle

BARI (4-3-3) Guarna 6,5; Sabelli 6 Ceppitelli 7 Polenta 6,5 Calderoni 6; Defendi 5,5 Fossati 5,5 (38’st Beltrame s.v.) Sciaudone 5; Zanon 5,5 (13’st Galano 7) Cani 5,5 Joao Silva 6. A disposizione: Pena, Lugo, Samnick, Lores, Chiosa, Albadoro. All. Alberti 6

Guarna 6,5 – Trascorre un primo tempo relativamente tranquillo fino a quando Ristovski non cerca di beffarlo nuovamente. Nell’occasione sarà bravo, così come lo sarà nel corso dell’intero match. Intuisce il rigore, e non può nulla sul destro di Laribi

Sabelli 6 – La presenza di Zanon lo blocca inevitabilmente. Con il compagno di squadra dà comunque vita a delle combinazioni interessanti, che purtroppo non producono nulla di pericoloso per la porta dei pontini

Ceppitelli 7 – A vederlo giocare non dà l’impressione di essere uno recuperato in extremis. Dà vita ad una partita da categoria superiore, nonostante debba fronteggiare una fiera tutt’altro che mansueta come Jonathas. Memorabili un paio di anticipi con relativa fuga palla al piede. Trattenerlo un altro anno sarebbe un’impresa

Polenta 6,5 – Con la freddezza di un grande attaccante, spedisce in rete un pallone bollente, che alimenta i sogni della serie A, e avvia il trenino che però presto si interromperà  

Calderoni 6 – Graziato da arbitro, guardalinee e arbitro di linea, per quel fallo di mano da rigore. Suo il primo tiro dell’incontro, ma la sua spinta sulla corsia procede a singhiozzi

Defendi 5,5 – Dispiace che sul più bello siano venute meno le qualità dei due incursori. Anche oggi il capitano non si risparmia, ma quello che ha da dare è davvero poco, come provare a dissetarsi nel Deserto con un cicchetto d’acqua

Fossati 5,5 – Nel grigio primo tempo, sembra quasi nascondersi. La sua pavidità non fa bene al gioco lento e frammentato della sua squadra. Va leggermente meglio nella ripresa, ma alla squadra serviva una regia molto più brillante

Sciaudone 5 – Altro giocatore squagliatosi sul più bello. Lotta e si sbatte come sempre, ma non raccoglie nulla di concreto. A chiudere in bellezza (si fa per dire), l’intervento un po’ scomposto (ma verosimilmente non irregolare) su Jonathas, che dà il pretesto all’arbitro per applicare la più classica delle compensazioni. Partita insufficiente, che non inficia sulla alta valutazione della sua strepitosa stagione

Zanon 5,5 – Si sacrifica in un ruolo non suo, e qualche cosa buona la fa anche vedere. I cross che effettua sono anche discreti, peccato che non portino a nulla di concreto. Si spegne lentamente nella ripresa

Cani 5,5 – Battaglia con i tre centrali, con i gomiti e le parole. Gli manca però il guizzo vincente, anche perché i palloni giocabili giungono in piccolissime quantità

Joao Silva 6 – Un po’ come per Cani, deve gestire i pochi palloni a disposizione e la scarsa vena delle mezzali. Dà comunque l’impressione di essere più pericoloso dell’albanese

Galano 7 – Pronti via, e perde un pallone dal quale nasce una clamorosa palla gol per Jefferson. Vaga per il campo a testimonianza di una condizione tutt’altro che ottimale, poi però mette lo zampino sulle due reti biancorosse. Prima si procura il rigore, poi realizza il gol del 2-2 che fa sperare

Alberti 6,5 – La scelta di Zanon è figlia delle emergenze, e tutto sommato ha una sua logica. Certo, con un Galano al top, e magari con Nadarevic a disposizione, sarebbe stato tutto più facile. C’è rammarico per un’eliminazione giunta senza mai perdere. Resta una grande stagione, nella quale lui e Zavettieri hanno ricoperto un ruolo di primo piano 

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