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Coppa Italia - Stellone: "Vincere contro il Cosenza per abituarci a far bene"

Il tecnico biancorosso ha parlato alla vigilia dell'esordio ufficiale in Coppa Italia contro i calabresi: "Non mi aspetto una squadra al top. Domani conterà soprattutto l'atteggiamento"

Domani sera avverrà l'atteso esordio del 'nuovo Bari'. Contro il Cosenza sarà la prima partita ufficiale sotto la presidenza Cosmo Antonio Giancaspro, ex socio di minoranza diventato proprietario del club nel mese di luglio. 

Il match del secondo turno eliminatorio di Coppa Italia vedrà anche l'esordio ufficiale da allenatore del Bari per Roberto Stellone. La curiosità di vedere all'opera l'allenatore romano dopo le cose egregie viste nelle stagioni col Frosinone è altissima.

Della gara di domani sera ha parlato in conferenza stampa proprio il tecnico biancorosso. Di seguito le sue risposte alle domande dei cronisti presenti". 

Cosa vorrebbe vedere domani?
"E' una partita importante, sicuramente non mi aspetto una squadra che giri a meraviglia. Le cose che abbiamo provato in questi giorni non sono semplici. E' una partita che servirà per mettere minuti nelle gambe. Vogliamo abituarci a vincere: vincere aiuta a vincere. Mi aspetto una gara di grande determinazione. Vorrei che i ragazzi mettessero in pratica quanto fatto in questi giorni"

Calcio d'agosto, spaventa?
"I calciatori la pensano come me, non è una partita semplice. Magari tra due mesi è a senso unico, in queste partite spesso vincono le sfavorite. Non hanno nulla da perdere, giocano in uno stadio importante. Ci tengono moltissimo, basti vedere l'Alessandria. Hanno battuto squadre di Serie A. A me è capitato anche da allenatore. Non ci deve venire l'assillo del risultato ma voglio determinazione e l'applicazione di quanto provato in questi giorni. Non è detto che ci si riesca".

Poche amichevoli, condizionano l'aspetto del gruppo?
"Domani sapremo se ha condizionato o no questo aspetto. Il ritiro è stato organizzato in maniera rapida per le vicende che tutti conosciamo, avrei preferito fare qualche amichevole in più e con squadre più toste, ma le squadre erano tutte più o meno già impegnato. Non è stato possibile, non per colpa nostra. Vedremo domani, loro hanno fatto bene in campionato, verranno qui a cercare di metterci in difficoltà. Dovremo essere bravi a soffrire, concrettizare, concedere poco. Non mi aspetto una squadra al top, sarebbe strano. Quella condizione va raggiunta per le prime gare di campionato, ma se passiamo andremo a fare un'altra partita importante. Poi giochiamo in casa davanti ai nostri tifosi, non saranno tantissimi, ma abituiamoci a vincere". 

Il gruppo non è ancora completo...
"Non è semplice quando arrivano nuovi giocatori. Monachello e Martinho hanno lavorato con noi solo 3 giorni. Non so se giocheranno, non è possibile dopo 3 giorni, neanche dopo 20. Mi interessa che i ragazzi si sforzino di applicare questi concetti. Sapevamo che potessero esserci difficoltà, dovremo essere bravi a velocizzare i processi".

Sono tutti a disposizione?
"Valuteremo dopo l'allenamento, a breve usciranno i convocati".

Maniero e Monachello?
"Voi che fareste (ride ndr). C'è anche Castrovilli, oppure possiamo giocare senza punte...".

Monachello sembra determinato...
"Sì, ma anche Martinho. Entrambi sono arrivati ben allenati, Daprelà invece è un po' più indietro, ha fatto un mini ciclo di preparazione. Proveremo ad ottimizzarne la condizione al più presto".

Fedato esterno di centrocampo...
"Ha tutte le qualità per far bene in quella zona di campo. Ha tiro, ha cross, ci vogliono anche i tempi di inserimento che cambiano da allenatore ad allenatore. Sono dettagli che più lavoriamo e più memorizziamo...".

Centrocampo, su cosa punta?
"Domani cercherò di mettere in campo chi sotto l'aspetto fisico mi ha dato segni migliori rispetto ad altri. Ognuno va in forma in modo diverso. Se domani giocheremo con un 4-4-2 di partenza, ho 5-6 centrocampisti tra cui scegliere. A volte si fanno scelte anche pensando nell'arco dei 95 minuti, un calciatore che entra nell'ultima mezz'ora può essere decisivo. Non faccio distinzioni tra titolari, panchinari e 'tribunari'. Domani andremo in 22 in panchina, in campionato invece è il limite è di 20, li può diventare un problema".

Il Frosinone non vuole trattare col Bari...
"Penso sia per non rinforzare una concorrente. Credo che per ora loro ragionino così".

Si aspetta un'accelerata sul mercato?
"Prima arrivano è meglio è. Soprattutto per i centrocampisti, gli attaccanti non hanno moltissimo da imparare. Mentre centrocampisti e difensori devono lavorare molto sotto l'aspetto tattico. I centrocampisti nel 4-4-2 hanno un compito molto delicato. Tutti si sono applicati, chi andrà in campo domani".

Chi vigilia è?
"Sarà un debutto per me emozionante, lo sarà ancor più alla prima di campionato, per il tipo di partita e di cornice di pubblico. Io sento la partita ma non più di tanto, la giusta tensione mi arriva quando arrivo dall'albergo al campo. Da lì in poi divento un'altra persona, mi sale l'adrenalina della gara e cerco di trasmetterla ai giocatori".

Cosenza buona squadra...
"Col Frosinone alla prima in Coppa Italia uscimmo con il Como. Domani voglio vedere cose importante soprattutto sulle cose che ci siamo detti. Le partite si vincono sugli episodi, dovremo essere bravi a volgerli a nostro favore. Da domani fino alla fine. Voglio una prestazione, vedere un atteggiamento già da squadra".

Come si trasformano gli attaccanti in bomber?
"Ne ho parlato personalmente con ognuno e ognuno mi ha dato la risposta giusta. Gli ho chiesto quanti goal vogliono fare, la risposta sbagliata era "doppia cifra", quella giusta "speriamo di vincere". Ai miei attaccanti chiedo di darmi l'anima, di fare i movimenti giusti. Lo so perché da ex attaccante conosco il bisogno di segnare, ma io non metterò loro pressione. Anzi li richiamerò quando non pressano e non aiutano la squadra".

Formato Coppa Italia obsoleto?
"Ci sono diversi aspetti assurdi, così come il giocare fuori casa da squadra sfavorita. Un conto è una finale di Coppa Italia tra Juve e Milan, un conto quella tra Spezia e Alessandria".

  

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