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Fedele e Romizi in coro: "Siamo in emergenza ma i giovani sono pronti"

I due centrocampisti sono intervenuti in conferenza stampa: "La situazione di emergenza non diventi un alibi - dicono -. Anche i giovani, se chiamati in causa risponderanno bene"

Doppio appuntamento in conferenza stampa per il Bari: Marco Romizi e Matteo Fedele si sono presentati assieme per rispondere alle domande dei giornalisti in vista della gara di sabato contro l'Avellino. Una partita a cui la truppa di Colantuono si approccia con grosse difficoltà di formazione visti i tanti infortunati e squalificati (mancheranno Di Cesare, Basha, Cassani e Valiani per squalifica, oltre agli infortunati Ivan, Martinho, Monachello, Sabelli mentre sono da verificare le condizioni di De Luca e dello stesso Fedele).

A prendere la parola per primo è stato proprio il centrocampista svizzero di origini italiane: “Ho avuto problemi alle ginocchia dopo un contrasto - ha esordito l'ex Carpi -. Per la gara di sabato non siamo contati. Siamo tutti pronti, anche i giovani. Ognuno di noi può rispondere alla chiamata del mister". Meno ottimista sulla possibilità di scendere in campo stringendo i denti: "Se si può giocare lo si fa - ha detto - ma se dobbiamo rischiare di star fuori tre mesi non serve a nulla. Ci sarà un altro al mio posto. Chi? Chiedetelo al mister. Ci sono i giovani, sono pronti anche loro". Sulle partite conclusive del 2016 invece: "Mancano tre gare di campionato per chiudere in zona playoff: stiamo lavorando duro. Io fuori condizione? Non conosco nessuno che è sempre stato al top, abbiamo tutti momenti così, si lavora duro per recuperare la forma". Infine un pensiero sulla gara con l’Avellino, "Sarebbe importante vincere. Derby per me (ha origini irpine ndr)? Ho parenti ad Avellino, ci vado spesso ma non ci ho mai vissuto".

Poi è stata la volta di Romizi, che contro i Lupi è andato anche a segno nell'ottobre del 2014: “Il goal me lo ricordo ancora, mi aiutò anche il portiere (ride ndr). Sarebbe bello segnare ancora - ha commentato il toscano -.  Emergenza? Non devono esserci alibi, chiunque fa parte di questa squadra vuol dire che può starci". Di fatto Romizi è uno dei pochi ad essere abile e arruolabile: "Purtroppo a volte capitano momenti così. In questo caso si può parlare anche di sfortuna. Ci sono indisponibili e squalificati. Ci siamo messi tutti a disposizione, siamo stati ancora più maniacali delle scorse settimane a preparare la partita". Circa eventuali responsabilità dello staff medico l'ex Fiorentina ha glissato: "Non credo abbiano responsabilità, è soltanto una serie di coincidenze sfortunate". Riguardo la gara contro gli irpini, Romizi si è detto prudente: "L’Avellino non merita il fondo della classifica, non li dobbiamo affrontare come se fossero una squadra alla portata. In questo torneo succede di tutto, guardate il Verona battuto dal Vicenza. Da parte nostra ci vuole ancora maggior attenzione. Vincere può darci un’ulteriore spinta per concludere il 2016 dove ci siamo prefissi". La squadra sta ancora apprendendo i dettami di Colantuono: "Stiamo ancora assimilando il nuovo modulo, ci vuole tempo. Nelle ultime partite, tuttavia, non sono mancati i punti. Cercherò di stimolare i più giovani. Siamo in emergenza, in generale possiamo fare di più. E’ un campionato più equilibrato. Non sono in grado di dire dove arriveremo, sicuramente sulla carta siamo da alta classifica".

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