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Scendi in campo con noi... Bari merita rispetto manifestazione organizzata dalla curva nord

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

La situazione grottesca che vede protagonista il Bari Calcio ha indotto ancora volta a protestare in maniera pacifica i tifosi della curva nord, in occasione del match interno contro il pescara.

Di seguito il comunicato :


La decisione dell'Amministratore unico dell'A.S. Bari S.p.a. convocare l'Assem-blea dei soci per essere autorizzato a richiedere << l'ammissione alle procedure di gestione della crisi di impresa, previste dalla legge fallimentare >> non ha alcun senso.
Da un lato perchè l'A.S. Bari S.p.a. non dispone di propri beni ed entrate tali da far ritenere minimamente fattibile una qualunque proposta diretta al raggiungi-mento di un accordo di ristrutturazione dei debiti (art. 182-bis l.f.) o di un concor-dato con continuità aziendale (art. 186-bis l.f.), ammesso e non concesso che tali procedure possano completarsi prima della scadenza del termine per l'iscrizione al prossimo campionato. D'altro canto lo stesso Amministratore unico, nella relazione all'ultimo bilancio depositato, ha dichiarato apertamente che l'A.S. Bari S.p.a. non è in grado di garantire la propria continuità aziendale senza il supporto finanziario della controllante Salvatore Matarrese S.p.a., per cui è francamente incom-prensibile come possa oggi parlare di auto-gestione.
Dall'altro lato perchè la Salvatore Matarrese S.p.a. (oramai unico socio effettivo dell'A.S. Bari S.p.a.), dopo aver già da tempo dichiarato la propria indisponibilità a garantire alcun ulteriore supporto finanziario, ha a sua volta presentato domanda di concordato con riserva (art. 161, comma 6, l.f.) e non può quindi decidere un bel niente sulle sorti dell'A.S. Bari S.p.a., trattandosi certamente di un atto di stra-ordinaria amministrazione per il quale occorre l'autorizzazione del Tribunale di Bari ai sensi dell'art. 161, comma 7, l.f.
In questa situazione, l'Amministratore unico ed in mancanza tutti i membri del Collegio Sindacale dell'A.S. Bari S.p.a. hanno l'obbligo di richiedere il fallimento della società ai sensi dell'art. 6 l.f. ed ogni giorno di ritardo non fa che aumentarne le responsabilità verso i creditori.
Ogni giorno di ritardo fa venir meno la speranza di evitare la scomparsa del calcio professionistico a Bari, facendo ricorso alle procedure di cui agli artt. 16, comma 6, e 52, comma 3, delle Norme organizzative interne federali della Federcalcio, per avviare le quali è necessario l'immediato accertamento giudiziale dello stato d'insolvenza e quindi la dichiarazione di fallimento dell'A.S. Bari S.p.a.
La maglia biancorossa è un valore dell'intera città e la famiglia Matarrese, dopo le numerose e cocenti umiliazioni già inflitte alla tifoseria, non può in alcun modo permettersi di farla scomparire trincerandosi dietro le capotiche decisioni dei propri dipendenti.
Prendiamo atto che sinora, nonostante l'invito da noi pubblicamente rivolto in oc-casione della manifestazione del 14 febbraio 2014, i proprietari, gli amministratori (anche di fatto) e ciascuno dei membri del collegio sindacale dell'A.S. Bari S.p.a. non hanno ancora chiesto il fallimento della società.
Pertanto, in attesa dell'auspicato intervento della magistratura che ci riserviamo di interessare nuovamente anche a mezzo della presentazione di un esposto, riteniamo sia giunto il momento in cui TUTTA LA CITTA' scenda in campo per evitare la scomparsa del nostro più rappresentativo mezzo di identificazione collettiva: LA NOSTRA BARI.
Tutti noi cittadini, dal più piccolo al più anziano e senza distinzione di classe, ab-biamo nel cuore quei due colori, quelli della nostra città, che ci hanno accomunato nella gioia (poca) e nel dolore (molto più frequente).
Ciascuno di noi cittadini deve sentirsi ribollire il sangue per quello che sta succe-dendo e non può tollerare ancora tali prevaricazioni.
Ritorniamo ad essere TUTTI UNITI, superando almeno per una volta incom-prensioni, inimicizie e scelte diverse.
Venerdì scorso, insieme a noi, hanno manifestato anche anziani, donne, bambini e persino tifosi in carrozzella (GRANDIOSI).
ADESSO TUTTI DOBBIAMO RISFODERARE
IL NOSTRO ANTICO ORGOGLIO DI APPARTENENZA
Non siamo soltanto noi che ve lo chiediamo con tutta la forza della nostra passione ferita.
E' LA NOSTRA BARI CHE STA PER MORIRE
E CHIAMA CIASCUNO DI NOI !!!
Vi aspettiamo TUTTI INSIEME, giovani ed anziani, donne e bambini, apparte-nenti ad ogni quartiere e gruppo esistente ed esistito nella storia della nostra tifo-seria, a ritornare almeno per una volta nella vecchia casa di tutti noi, la CURVA NORD, in occasione della prossima partita interna contro il PESCARA, per con-tribuire e partecipare, con la voce e nel rispetto della legge, alla più forte conte-stazione verbale mai avvenuta nella nostra storia, diretta ad impedire che la NOSTRA AMATA scompaia per sempre.
SCENDI IN CAMPO CON NOI
BARI MERITA RISPETTO
CURVA NORD

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