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Della Vittoria al Bari calcio, Petruzzelli: "Troveremo soluzione per il Rugby"

L'assessore comunale allo Sport interviene sulla diatriba riguardante lo storico impianto. L'Fc Bari verso l'accordo su manutenzione ordinaria e straordinaria: "Non vogliamo mortificare la palla ovale" spiega, ma i rugbisti non ci stanno

Nessuno 'sfratto' ai rugbisti, ma la volontà, da parte del Comune, "di trovare una soluzione per non mortificare una società e uno sport", fermo restando l'imminente firma della convenzione tra Palazzo di Città per affidare alla Fc Bari la gestione e la manutenzione ordinaria e straordinaria anche dello Stadio Della Vittoria, assieme a quella del San Nicola.

#saverugbybari, l'appello sui social

 L'assessore comunale allo Sport, Pietro Petruzzelli, interviene per chiarire la polemica scoppiata tra l'amministrazione e le Tigri Bari, costrette a lasciare la vecchia arena per far spazio agli ambiziosi progetti del nuovo sodalizio calcistico biancorosso, pronto ad utilizzare lo storico impianto per ospitare le gare delle formazioni giovanili e alcune amichevoli della prima squadra: "Il Bari calcio - spiega Petruzzelli - ha offerto la possibilità di accollarsi spese di manutenzione straordinarie e ordinarie. Per noi è molto importante in un periodo in cui c'è difficoltà nel far quadrare i conti legati alle fasce più deboli della nostra città".

L'accordo, spiega Petruzzelli consentirà "di mantenere gli uffici del Coni e le strutture utilizzate dalle altre federazioni, come il taekwondo e le arti marziali. In futuro - inoltre - verrà allestito il museo della Moto. Il tutto, unito agli impianti vicini e alle Piscine Comunali, andrà a comporre una vera e propria cittadella dello sport". E la palla ovale? "Abbiamo incontrato la società - dice l'assessore - e da parte nostra c'è l' impegno a cercare una sede idonea, confermando il nostro sostegno alle belle e importanti iniziative che da anni svolgono nel sociale, aiutandoli a promuovere il movimento sportivo".

L'idea di trasferirsi al Bellavista, però, continua a generare scetticismo da parte del Rugby Bari: "Il campo - spiega in una nota la società - non è omologabile per diverse ragioni, prima fra tutte la sua pericolosità, in quanto, utilizzato dai lanciatori, è impraticabile. Quindi non è utilizzabile per le sue dimensioni (70 m invece di 100 in lunghezza, ndr) e in ultimo non illuminato". La società invita il Comune "a fare un passo indietro". Il dado però, nonostante un'importante mobilitazione sui social a favore della storica squadra di rugby, sembra oramai tratto, chiudendo, si spera non per sempre, un capitolo della storia rugbistica in città.

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