Ultimo atto stagionale. Ci siamo. Si chiude una stagione intensa e ricca di colpi di scena, la maggior parte dei quali, purtroppo, negativi. Ci ha pensato Vincenzo Torrente a salvare un campionato che rischiava, per le vicissitudini varie, di naufragare e a partire dalla prossima settimana inizierà la vera pianificazione del futuro.

Ci sarà tempo e modo di parlarne in quella che si preannuncia come una estate epocale in casa Bari. Per il momento il futuro si chiama Grosseto, avversario già da tempo retrocesso. Gara che, invece delle 15, si giocherà mezz'ora prima. Occasione nella quale, come nell'ultimo turno, sarà concesso spazio a chi ha giocato meno.

Se contro il Cesena Pena e Aprile, nella prossima gara probabilmente Altobello e Albadoro. Soprattutto il secondo sin qui è stato, suo malgrado, una meteora e può dunque dare almeno parzialmente un senso alla propria stagione mettendo preziosi minuti nelle gambe.

Giovani che qui a Bari hanno dimostrato di saperci fare eccome. Basti pensare al Bellomo della prima parte della stagione, a Fedato, a Sabelli, a Ceppitelli, alla crescita imperiosa di Polenta, a Galano, involuto sì ma non per questo meno talentuoso.

I giovani, la scommessa vinta da Torrente. I giovani, la garanzia da cui ripartire, Torrente o non Torrente. Il Bari il suo patrimonio lo ha già in casa. Alcuni di proprietà, tanti altri no. Se non rimarranno i "forestieri" altri dovranno venire. Intanto si fa il nome di Massimiliano Stroppa per la prossima stagione. Voce che ricorre da tempo. Da cancellare la sua esperienza a Pescara, ma qualche spiraglio di bel gioco si è visto.

Il toto-allenatore è già iniziato, diciamo la verità, ma come detto prima un passo per volta. Prima Grosseto, poi il futuro.