Il 36enne dopo oltre due anni ha vinto la causa davanti al tribunale che ha disposto il reintegro nell'azienda metalmeccanica che, però, ha annunciato l'appello: "Insopportabile immaginare che qualcuno possa aver pensato male del mio operato"
Una foto ritrae gli attivisti col cartello con su scritto "Non si licenziano i diritti" per un provvedimento definito ingiusto: "Non ha rubato, non ha sabotato, non è stato negligente e ha lavorato in totale insicurezza sanitaria"