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Giovedì, 28 Marzo 2024
Gravina

Fratellini di Gravina, la mamma disposta a chiedere la riesumazione

Dopo la decisione della Procura di riaprire le indagini sulle circostanze della morte di Ciccio e Tore, Rosa Carlucci si dice pronta a tutto affinchè sia fatta chiarezza: "Ci sono verità nascoste in un maledetto fascicolo che nessuno ha mai preso in considerazione"

A quarantotto ore dalla decisione della Procura di Bari di riaprire il caso, Rosa Carlucci, madre di Ciccio e Tore, si dice disposta a tutto pur di fare chiarezza sulle circostanze della morte dei suoi bambini. Anche a chiedere, se fosse necessario e utile alle indagini, la riesumazione delle salme dei due fratellini.

"Ci sono verità nascoste in un maledetto fascicolo che nessuno ha mai preso in considerazione - ha detto la donna - ecco perché non mi fermo. Le modalità con cui sono stati trovati i miei figli presentano delle anomalie ed é giusto che mi diano spiegazioni". Il legale di Carlucci ha tuttavia precisato di non aver ancora presnetato alcuna richiesta formale per la riesumazione. Si tratterebbe soltanto di un'ipotesi, alla quale far ricorso nel caso in cui le nuove indagini lo rendessero necessario. Secondo l'esposto presentato da Rosa Carlucci, in base al quale la Procura ha poi disposto la riapertura del caso, Ciccio e Tore caddero nella cisterna (dove poi furono ritrovati morti a venti mesi dalla loro scomparsa, avvenuta nel giugno 2006) perchè costretti ad una "prova di coraggio" da altri amichetti. Cinque ragazzini, oggi maggiorenni, sui quali si concentrano le nuove indagini, che avrebbero quindi taciuto pur sapendo dove si trovavano Ciccio e Tore.

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