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Altamura: tre condanne per l'omicidio del boss Dambrosio

La sentenza emessa dal gup di Bari al termine del processo con rito abbreviato: 20 anni di reclusione per due imputati, 12 anni e 8 mesi per il terzo. Assolto invece un quarto imputato, accusato di aver custodito le armi del clan

Condannati dal gup del tribunale di Bari Antonio Diella i presunti esecutori materiali dell'omicidio di Bartolo Dambrosio, il boss altamurano ucciso il 6 settembre 2010 in un agguato compiuto nella cittadina della murgia barese. 

LA SENTENZA -  Due degli imputati, Francesco Palmieri e Michele Loiudice, dovranno scontare una pena di  20 anni di reclusione; condannato invece a 12 anni e 8 mesi un terzo imputato, Francesco Maino. Per tutti l'accusa è di omicidio volontario premeditato, mentre il giudice ha escluso l'aggravante di aver favorito un'associazione mafiosa. E' stato invece assolto il quarto imputato, Rocco Ciccimarra, accusato di aver custodito le armi del clan. La sentenza è stata emessa al termine di un processo con rito abbreviato.

Uno dei tre imputati condannati  per l’omicidio, Michele Loiudice, è il figlio del boss Giovanni Loiudice, ritenuto dagli inquirenti il mandante dell’agguato, a processo con rito ordinario davanti ai giudici della Corte d'assise di Bari insieme all'altro figlio, Alberto.

 

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