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Altamura Altamura / Corso Umberto I

“A present for the President”: dopo i confetti, arriva il panettone per le Presidenziali 2012

E' l'ultima creazione del mastro pasticcere altamurano Michele Rubino. Una montagna di dolcezza interamente fatta di farina integrale e cioccolato. "E' anche un tributo personale agli States"

Questa volta si è “inventato” un panettone. Michele Rubino, l’ideatore dei confetti a forma di cuore per le Presidenziali americane, stavolta omaggia il presidente degli Stati Uniti di nuovo in corsa per la Casa Bianca con il simbolico dolce natalizio. Ma ha apportato alcune “stravaganti” variazioni.

Si tratta di una montagna di dolcezza interamente fatta con farina integrale al 100%, “un impasto scuro dal colore della sua pelle” arricchito da cioccolato e arancio. Sulla parte superiore ha realizzato con pasta di mandorla il Presidente Obama a mezzo busto nell’immagine più nota: mentre saluta gli americani. E con il cioccolato fondente ha disegnato giacca, cravatta, e capelli. Il tocco finale? Ha donato al tutto un effetto perlato ad indicare come il presidente dei democratici rappresenti in America ancora il “nuovo”. La dolce creazione di Michele Rubino sarà presentata  mercoledi 7 novembre durante la trasmissione di Uno Mattina, intorno alle ore 11.00.

C’è molto di più dietro le “invenzioni” di mastro Rubino, un 40enne altamurano nato a Chicago da genitori emigrati. Uno degli “Apulians for Obama”, l’associazione pugliese che aderisce al movimento "Americans in Italy for Obama", fondato e presieduto da Nina Gardner, che fin dal 2008 si è fatta promotrice di iniziative volte a raccogliere consensi di americani residenti in Italia per il candidato democratico. La stessa associazione che ha promosso il confetto a forma di cuore e che ha provveduto a farlo arrivare direttamente nelle mani del Presidente durante una sua visita a Berlino. "L’America ci ha dato tanto - racconta Rubino- a me e soprattutto ai miei genitori quando giovanissimi attraversarono l’oceano per il 'sogno americano'".  “Nonostante lo sconvolgimento degli assetti mondiali a cui stiamo assistendo - continua Michele - l’America rimane la terra dei sogni, delle speranze, del cambiamento; la terra di un popolo che non si è arreso, che ha combattuto e ha dato vita dalle macerie a tale grandezza. Un popolo che ci ha creduto e continua a credere senza mai scoraggiarsi e per me continua ad essere un esempio nella mia vita quotidiana e lavorativa”. E conclude: "Il Presidente Obama racchiude tutto questo; io e mia madre rivediamo in lui quel grande Presidente che accolse i miei quando lasciarono l'Italia come se fossero figli d'America".


 


 

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