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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Riordino Province, la Regione scarica il barile al Governo. Ventricelli non ci sta

La settima Commissione della Regione Puglia ha deciso di addossare la decisione sulle modalità di accorpamento a Roma. Il consigliere: "Un grave attacco al regionalismo meridionale"

“In un momento di grave attacco alle prerogative delle Regioni da pare del Governo nazionale non appare condivisibile la decisione della VII commissione consiliare di non intervenire nella vicenda dell’accorpamento delle Province”. Michele Ventricelli, consigliere regionale del gruppo Sinistra Ecologia e Libertà oggi così commenta la decisione presa in merito alla questione del riordino delle province pugliesi.

La settima Commissione della Regione Puglia ha deciso di addossare la decisione sulle modalità di accorpamento a Roma, quindi al Governo. Ieri infatti durante una seduta è stata consegnata tutta la documentazione attinente, al Presidente del Consiglio Regionale Introna affinchè la inoltrasse al Governo nazionale. Ma Michele Ventricelli non ci sta. E spiega che pur comprendendo le motivazioni fondate sulla contraddittorietà del provvedimento del Governo Monti e sulla eccessiva litigiosità del quadro delle autonomie locali, la Regione, in particolare il Consiglio regionale avrebbe dovuto svolgere il compito assegnatogli dalla legge e sforzarsi di orientare una scelta che ad ogni modo spetta in ultimo al Governo centrale. Appare evidente- conclude- che in questo scenario di grave aggressione all’ autonomia regionale questa decisione proposta dall’ Assessore Dentamaro non aiuta lo sforzo teso a restituire dignità al regionalismo meridionale”.
 

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