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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Parcheggi gratis per i disabili, presto potranno occupare anche gli spazi blu

Dal 23 settembre entra in vigore la nuova Direttiva per poter facilitare la mobilità dei portatori di disabilità, fisica o psichica. D'Ambrosio: "La nostra prioritaria attenzione per i più deboli"

“E’ un modo per poter facilitare la mobilità dei portatori di disabilità, fisica o psichica, e poter garantire loro la giusta attenzione da parte degli ausiliari del traffico, della Polizia Municipale e del Sindaco”. Con questa dichiarazione il sindaco Michele D’Ambrosio commenta il nuovo provvedimento preso dall’Amministrazione Comunale di Santeramo in Colle.

Dopo diversi incontri di lavoro tra la Cooperativa Sociale Sant’Erasmo, la Polizia Municipale e il Sindaco Prof. Michele D’Ambrosio, dal 23 settembre 2012 entrerà in vigore la Direttiva datata 13 Agosto in merito alla possibilità per i possessori dell’apposito contrassegno, regolarmente rilasciato dalle ASL competenti, di parcheggiare gratuitamente negli spazi blu, quindi normalmente a pagamento, qualora gli appositi spazi gialli fossero già occupati.

Un provvedimento che sottolinea, come spiega lo stesso D’Ambrosio, la particolare attenzione del suo staff nei confronti delle categorie più deboli, dando loro la giusta considerazione e il giusto rilievo all’interno della società. Tuttavia bisogna ricordare che nel veicolo deve essere fisicamente presente l’intestatario del contrassegno, dunque la persona con gravi impedimenti, motori e psichici, pena sanzioni. Infatti, gli Ausiliari del Traffico nei casi in cui non è presente il titolare del Contrassegno, dovranno richiedere sul posto la presenza degli Agenti della Polizia Municipale per le verifiche del caso e qualora fossero riscontrati abusi nell’uso del contrassegno il Comando dovrà procedere secondo Legge rapportando il Sindaco sui provvedimenti presi.

 “Questa forma di controllo- ha infine dichiarato il sindaco  è tesa a limitare il più possibile un uso improprio del contrassegno per invalidi, da parte di persone, anche familiari dei disabili stessi, che non ne hanno diritto.”
 
 

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