
"Spetta ai due gruppi speleologici", assegnato il premio per la scoperta dell'Uomo di Altamura
Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso sulla paternità del ritrovamento. I 450mila euro andranno al Centro altamurano ricerche speleologiche e al Gruppo speleologico vespertilio di Bari
"Il ritrovamento dell'Uomo di Altamura è un lavoro congiunto dei due gruppi speleologici": a sentenziarlo sono stati i giudici del Consiglio di Stato, aggiungendo un nuovo capitolo ad una storia che va avanti da molti anni. L'attribuzione dell'impresa riguardante lo scheletro fossile dell'ominide - vissuto circa 150mila anni fa - andrà ora al Cars - il Centro altamurano ricerche speleologiche - e al Gsv - Gruppo speleologico vespertilio - del Club alpino italiano di Bari.
La sentenza non porterà ai due gruppi solo fama, ma anche un premio in denaro, ovvero i 450mila euro che inizialmente donati ai singoli speleologi per la scoperta, che avevano dichiarato di aver partecipato alla spedizione del 1993 a titolo personale. Fu all'interno della grotta Lamalunga, trovata dal gruppo altamurano tre anni prima, che furono trovati i resti oggi conservati in una struttura dedicata. Perché fosse riconosciuta la paternità della scoperta ci sono voluti 24 anni e un ricorso presentato dal Cai per la sentenza del Tar Puglia, che originariamente aveva dato ragione agli speleologi.