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Sabato, 27 Aprile 2024

Elogio alle bande musicali e alle sue origini molfettesi: il Maestro Riccardo Muti incanta a Conversano

Il celebre direttore d'orchestra ha partecipato, questa mattina nella cattedrale della cittadina in provincia di Bari, alla presentazione ufficiale della legge regionale sulla valorizzazione delle bande musicali pugliesi

Ha ricordato la sua gioventù trascorsa a Molfetta, concedendosi anche il vezzo di qualche frase nel dialetto locale, per sottolineare l'importanza delle radici nella vita degli uomini e delle donne. Il Maestro Riccardo Muti ha illuminato la presentazione ufficiale della legge regionale per la valorizzazione delle bande musicali pugliesi con un intervento dai connotati ironici e profondi.

"Le bande insegnano a fare armonia, a muoversi all'unisono, a fare insieme – ha detto il Riccardo Muti - Ora che in questo Paese stanno succedendo tanti fatti di cronaca brutti, noi dobbiamo prendere esempio dalle bande, ascoltarle, perché fanno comunità con la loro musica, anche nostalgica. Donano emozioni e armonia. Se avrò modo di vedere il ministro Sangiuliano, gli parlerò di questa iniziativa affinché sia esempio nazionale".

Non le chiamerei bande da giro - ha aggiunto il Maestro - perché sembra una dimunutio, ma bande musicali. Le radici sono importati, le mie sono a Molfetta e ne sono fiero perché mi sono innamorato della musica attraverso le bande. E vi svelo un segreto: quando negli anni Ottanta dirigevo a Philadelphia, mentre mi preparavo indossando il frac, ascoltavo le marce funebri molfettesi perché mi davano un forte senso di appartenenza, mi ricordavano che venivo da un mondo così diverso da quello sgargiante americano che non aveva l'umanità, le fondamenta, la bellezza e la storia che la Puglia possiede".

Al maestro Muti sono stati donati gli spartiti originali di suite per balletti risalenti al 1969 del maestro Michele Lufrano. Al termine il presidente Emiliano e il maestro Muti hanno simbolicamente firmato la legge regionale relativa alla valorizzazione delle bande musicali pugliesi.

"Chi non poteva entrare in un teatro, non poteva assistere a un concerto di una orchestra, ascoltava le bande che hanno conservato la loro funzione sociale e culturale che la Regione Puglia, con un lungo lavoro, ha racchiuso in una norma per tutelarle - ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano - La vera rivoluzione, la Puglia l'ha fatta quando si è riappropriata della sua identità e delle sue tradizioni, senza vergognarsene. Quando sette anni denominammo la mia prima campagna elettorale Sagra del Programma, utilizzando come immagine le luminarie pugliesi dicevamo proprio: non dobbiamo vergognarci di venire da un piccolo o grande comune della Puglia, dobbiamo dirlo con orgoglio che siamo nati lì e che vogliamo ricordare la nostra radice. Che è anche la musica, in particolare la musica delle bande. È il modo migliore per formare una cultura musicale e per avere sempre chiara la propria origine. I ricordi che si costruiscono nei bambini, ma anche nei grandi, attorno alle basi musicali, sono l'elemento della costruzione dell'autostima dei pugliesi. Attraverso questa legge la Puglia ha riconosciuto se stessa".

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