Palese, villaggio neolitico sepolto: sabato la protesta su via Vittorio Veneto
La battaglia per salvare il villaggio neolitico di Palese, spazzato via dalle ruspe un paio di settimane fa si intensifica.
Dopo l'assemblea convocata di venerdì scorso dall'associazione Ecomuseale del nord barese, sabato è indetta una manifestazione di protesta, promossa da 'Radici di Puglia', coordinamento per la tutela e valorizzazione dei paesaggi storici. La manifestazione punterà a protestare contro il rilascio del nullaosta da parte della Soprintendenza regionale ai Beni archeologici per l'edificazione di un complesso di ville sul sito neolitico di 8.000 anni fa scoperto a Palese in area un tempo vincolata.
Nel dettaglio, viene contestato "lo sbandieramento teorico delle buone pratiche, la determinazione a non voler ulteriormente indagare per scoprire la reale estensione del villaggio, la caparbietà a costruire lì, a tutti i costi, cancellando una straordinaria pagina di storia identitaria che potrebbe avere importanti e strategiche ricadute culturali, didattiche, educative e di economia turistica. Proponiamo - fanno sapere gli organizzatori - in linea con le direttive proposte dall'Unione Europea per l'ottenimento degli ingentissimi finanziamenti destinati alla città metropolitana di Bari, la formulazione di un progetto di sistema, un 'arcipelago archeologico metropolitano' che ha già entusiasmato al solo farne cenno alcuni sindaci del territorio interessato".
L'appuntamento è per sabato 21 febbraio dalle 16 in via Vittorio Veneto dopo la chiesa di Stella Maris: "portate con voi un fischietto - dicono - una sveglia, una fanfara, un'orchestra, perché istituzioni e amministrazioni si sveglino dal sonno secolare e ci diano una mano per salvare e valorizzare la nostra storia ultramillenaria!".
Nell'occasione i rappresentanti di movimenti e associazioni potranno sottoscrivere un protocollo di intesa per aderire al costituendo coordinamento regionale.