Billy Hart e la sua band, in concerto al Teatro Forma
Billy Hart è tra i migliori e più versatili batteristi del nostro tempo: iniziò negli anni ‘60 accompagnando Otis Redding e Sam & Dave e finì il decennio lavorando stabilmente con Jimmy Smith e Wes Montgomery.
Negli anni ‘70 ha suonato nel sestetto di Herbie Hancock, inciso nel davisiano On the Corner e poi fu scritturato da McCoy Tyner e da Stan Getz. Centinaia le collaborazioni musicali: da Oshumare a Oceans of Time. Colpiscono le splendide composizioni dal clima intensamente lirico e dalle soluzioni metriche e ritmiche mai scontate, che ricordano i gruppi di Paul Motian con Bill Frisell e Joe Lovano, anche se il drumming di Hart è più incisivo e frastagliato rispetto a quello del grande batterista scomparso.
Tra i brani scritti dal Hart spiccano “Song for Balkis,” “Duchess” e “Imke’s March”. Mark Turner contribuisce con l’astratto “Wasteland” il boppistico “Nigeria”. La scrittura di Iverson spicca nel melodico “Nostalgia for the Impossible” e nell’originale riscrittura di “Giant Steps” e svolge a meraviglia la funzione armonica, con un pianismo luminoso, attento all’equilibrio sonoro e alle trasparenze.
Il quartetto di Billy Hart, completato da Mark Turner (sax tenore), Ethan Iverson (piano) e Larry Grenadier (contrabbasso), si esibirà domenica 18 maggio al Teatro Forma di Bari.