A Bari la presentazione del disco "Luna Park" di Paolo Pace - talk con Carlo Chicco e musica live
Dopo le prime due tappe nella provincia di Bari, il tour di presentazioni di “Luna Park”, disco del cantautore e musicista Paolo Pace, approda, il 18 aprile nel capoluogo pugliese. Sarà il Cabaret Voltaire 1916 (Via Alessandro Volta, 35, Bari) ad ospitare l’evento a cura di Asteria Space, agenzia di arte e spettacolo. Durante la serata si alterneranno momenti di musica live e momenti di dialogo, attraverso un talk condotto da Carlo Chicco, giornalista, speaker radiofonico, dj, fondatore e direttore dell’emittente radio RKO, nonché responsabile del Quotidiano Italiano Nazionale e fondatore della NOS Records Label.
Così, fra musica e parole, Paolo Pace condurrà il pubblico in un viaggio fra i brani inediti fino ad oggi pubblicati e contenuti in “Luna Park”. Ad accompagnarlo, in questa tappa, ci sarà anche Giuseppe Moraglia, alle percussioni. Si partirà dalla title track dell’album il cui testo, scritto insieme alla musica dallo stesso cantautore, ironizza sulla tragica involuzione culturale italiana, che si avvia verso un decadimento cerebrale così come dimostra la tv spazzatura. È un brano allegro, divertente e spensierato in cui è ben evidente il contrasto tra musica e testo e il desiderio dell’autore di unire la semplicità melodica ad un messaggio profondo. Musicalmente è evidente la presenza della fisarmonica, che rende il brano la quasi un’antica melodia popolare.
Secondo tassello del disco è il brano “Donerò”, con testo scritto da Stefano De Benedittis, che vede protagonista un migrante. Quest’ultimo, malgrado le sofferenze, i dolori e le torture subite, non smette di sorridere e donare allegria alla gente, un segno di speranza di vita rivolta al futuro. Una nota amara fa da sfondo al brano che punta a rivolgersi ad una politica disfattista e indifferente alle continue tragedie che si susseguono in mare.
Nel terzo singolo pubblicato, “Forse è meglio”, la cui musica è firmata da Pace mentre autore del testo è Stefano De Benedittis, si racconta una storia d'amore, immaginata e mai vissuta: le parole descrivono l’avventura di un ragazzo che si innamora perdutamente di una sconosciuta incontrata quotidianamente nel percorso che fa per andare a lavoro. Il brano si propone come una jazz ballad e alla fine si trasforma in una danza sensuale tra i due innamorati a ritmo di cha cha cha, con un'improvvisazione del flauto traverso.
“Fuori di notte” è il titolo del quarto inedito uscito su tutte le piattaforme digitali, una canzone che narra un viaggio introspettivo alla ricerca di sé stessi, ricco di metafore, immaginando una corsa in una notte di pioggia illuminata dalla luna, da sempre simbolo di trasformazione e la rinascita. Nel finale del ritornello arriva la rivelazione, la scoperta e la consapevolezza di sé stessi. Autore del testo è Giuseppe De Trizio, fondatore e chitarrista dei Radicando.