Convegno 'La stagione creativa dell’antifascismo barese: Fabrizio Canfora 1943-1945'
«La stagione creativa dell’antifascismo barese: Fabrizio Canfora 1943-1945». È questo il titolo del convegno che si terrà martedì 16 aprile (dalle 17.30) al Centro polifunzionale degli studenti di Uniba (Palazzo Ex Poste) in piazza Cesare Battisti a Bari. Interverranno Luciano Canfora, Pasquale Martino, Luigi Masella e Gianvito Mastroleo; introduce l’assessora alla cultura del Comune di Bari, Ines Pierucci, e modera il dibattito Nicola Signorile.
Al centro della giornata di studi c’è la nuova edizione -anastatica e aumentata – del volume del libro di Fabrizio Canfora «Tra reazione e democrazia», che apparve nel 1945. Si tratta di una raccolta di articoli di Fabrizio Canfora, giovane esponente del gruppo di liberalsocialisti riunito intorno a Casa Laterza e alle figure di Benedetto Croce e di Tommaso Fiore, che diede vita alle prime iniziative di resistenza al nazifascismo). Questa nuova edizione, realizzata da Mario Adda per la collana dei documenti del Museo Civico di Bari, è stata promossa dall’Anpi in occasione dell’80.mo della Resistenza (come spiega nella premessa Pasquale Martino) e si presenta arricchita di una postfazione dello storico Luciano Canfora e della riproposizione di un articolo che lo stesso Fabrizio Canfora pubblicò a trent’anni di distanza da quella stagione di opposizione intellettuale al regime e di laboratorio politico per la maturazione della svolta repubblicana.
Fabrizio Canfora fu protagonista delle giornate che seguirono la caduta di Mussolini e fra i promotori della prima manifestazione democratica, che il 28 luglio 1943 l’esercito badogliano represse nella strage di via Niccolò dell’Arca, con 20 morti e oltre centro feriti, tra i quali lo stesso Canfora. Il volume originario si compone di due parti: la prima intitolata «Dall’armistizio al Congresso di Bari), la seconda dedicata agli «Aspetti di politica interna ed estera». È una analisi in presa diretta degli avvenimenti e delle scelte che proiettarono un gruppo di giovani intellettuali a misurarsi con la scena politica italiana e internazionale. «Una “rivoluzione mancata”? Quello che fu il nostro compito» scriverà nel 1974 Fabrizio Canfora, rivivendo quel biennio in cui Bari si ritrovò ad essere – inaspettatamente – epicentro di eventi straordinari: dalla difesa del porto e della città vecchia, il 9 settembre 1943, alla gestione di Radio Bari, prima emittente libera nell’Europa occupata, al congresso dei Comitati di Liberazione Nazionale, nel gennaio 1944, e all’affermarsi di un nuovo meridionalismo che inciderà anche nel dibattito dell’Assemblea costituente.