In diretta dall’Officina degli Esordi il campionato della Coppa d’Africa 2024
L’evento “Africa in Libertà” nasce con l’intento comune di creare un momento di aggregazione e socialità aperto a tutti e tutte in occasione della Coppa d’Africa 2024, il più importante campionato africano che si sta svolgendo in Costa d'Avorio.
Dal 27 gennaio all’11 febbraio, con doppie partite alle ore 18:00 e alle 21:00, un angolo del quartiere Libertà, l’Officina degli Esordi appunto, si trasformerà nel nostro piccolo stadio di Abidjan per trasmettere le fasi ad eliminazione diretta della Coppa d’Africa. Un’occasione per dimostrare che sono le persone a caratterizzare i luoghi che viviamo e che questi luoghi così possono divenire spazi aggregativi per tutti e tutte. È questo il significato di “abitare il mondo” che l’iniziativa vuole sottolineare, una modalità dello stare insieme che può contribuire a produrre nuove geografie di pensiero e condivisione per un orizzonte di senso comune.
“Africa in Libertà” nasce quindi con l’obiettivo di costruire un momento altro e diverso sul tema dell’Africa, utilizzando il calcio come potente vettore ed elemento aggregante. Manè ha individuato nel laboratorio urbano del capoluogo pugliese Officina degli Esordi lo spazio naturale dove rafforzare l’idea di integrazione e radicamento territoriale, che non può prescindere dall’importante lavoro di rete che lega le persone e i luoghi, per farne una comunità che si muove nella stessa direzione per gli stessi obiettivi.
Il lavoro svolto in questi anni dall’Officina degli Esordi, incrocia l’orizzonte di Manè: integrazione e inclusione sono pratiche e non solo enunciati. “Africa in Libertà” si muove proprio in questa direzione, abitare la città in maniera sempre più inclusiva e offrire spazi di socialità per tuti coloro che ci vivono.
Con lo stesso spirito con cui Manè svolge la sua azione territoriale di animazione ed inclusione a favore delle persone in situazione di disabilità, anche l’organizzazione di questa Coppa d’Africa risponde ai medesimi principi: l’inclusione o l’esclusione di uomini e donne dipende da come progettiamo l’ambiente intorno a noi. Nessuno nasce incluso o escluso, ma dipende da come costruiamo i luoghi e le nostre città. È l’ambiente, largamente inteso, la vera variabile su cui agire. Socialmente e politicamente.