Fabio Lepore e italian jazz quartet al Duke jazz club di Bari
Lo spettacolo fa riferimento al disco “Pausa Caffe’” e alla discografia di Fabio Lepore che ripercorre 80 anni di musica italiana attraverso la rivisitazione in jazz di alcuni dei brani che hanno fatto grande la cultura musicale del nostro paese e che recentemente ha raggiunto 1 milione di streaming su Spotify.
La formazione vede alla voce Fabio Lepore, alla chitarra jazz Dino Plasmati, al contrabbasso Camillo Pace, alla batteria Marcello Nisi. Il repertorio risulta mai banale ed efficace per le caratteristiche del vocalist Fabio Lepore. La tecnica di “Brava” incisa da Mina o di “Sette uomini d’oro” di Trovajoli, la passionalità de “I ricordi della sera”, l’intimismo di “Camera a sud” di Vinicio Capossela, lo swing irrefrenabile di “Chiedimi tutto” o “Canto anche se sono stonato” di Lelio Luttazzi.
Con i suoi progetti discografici ha toccato tantissime tappe in tutto il mondo: Most Jazz Festival Minsk 2014 – Bielorussia in occasione dei campionati mondiali di Hockey sul Ghiaccio (facendo seguito a Gregory Porter e Ian Shaw nelle precedenti edizioni), Bansko Jazz Festival 2014 – Bulgaria, Guangzhou Festival 2015 – Cina, Tour teatrale in Argentina 2015 (8 concerti tra Cordoba, Santiago dell’Estero e Catamarca), Jazz Tour Galles 2016 – UK, Tour teatrale in Bielorussia per la Filarmonica di Stato 2016, Jazz Tour Galles e Irlanda del Nord 2017, Live in Blue Bay Jazz Festival 2017 e 2018 (Russia), Baku Jazz Days 2019, Azerbaijan realizzati in collaborazione della Ambasciata Italiana, Saint Petersburg Jazz Days in collaborazione con l’IIC San Pietroburgo, Piacenza Jazz Festival 2019, Montevideo Jazz Festival 2022 nello splendido Teatro Solis, Uruguay (facendo seguito a Bobby Mcferrin, Richard Galliano, Jon Hendricks, Marcus Miller, John Scofield, Diana Krall, The Yellowjackets, Joe Zawinul, Djavan, Billy Cobham, Dominic Miller nelle precedenti edizioni), 2023 ospite della 38esima edizione del Festival Internazionale Jazz Plaza all’Avana con l’Orchestra di Jazz del Conservatorio Amadeo Roldán per due concerti ed un workshop. L’orchestra ha ricevuto una nomination ai Grammy Latini nel 2019 ed in passato ha condiviso musica con artisti del calibro di Herbie Hancock ed Esperanza Spalding.