I concerti della domenica
ACCADEMIA DEI CAMERISTI XXIII Stagione di musica da camera 2021
ROSSINI Un mot a Paganini per violino e pianoforte
STRAVINSKJI Suite italienne per violoncello e pianoforte
ARENSKYJI Trio op 32
Christian Sebastianutto violino
Erica Piccotti violoncello
Martina Consonni pianoforte
Composto a Parigi dove Gioacchino Rossini si era trasferito definitivamente nel 1855, Un mot a Paganini fa parte di una raccolta di brani intitolata scherzosamente dallo stesso musicista Péchés de vieillesse. Sono composizioni che rappresentano al meglio l’ultimo periodo della creatività rossiniana, permeate come sono di sottilissima ironia, sofisticata ingenuità musicale, malinconia commista a gioia di vivere. Dall'originaria stesura orchestrale di Pulcinella, balletto su musiche di Pergolesi, lo stesso Igor Stravinskij provvide nel 1922 a realizzare una Suite da concerto e attese anche ad alcune trascrizioni, la principale delle quali è la Suite italienne per violino o violoncello e pianoforte. Come in Pulcinella,
anche nella Suite italienne il carattere del linguaggio musicale è inequivocabilmente stravinskijano nella raffinata caratura strumentale, nel risalto ritmico e nell'inconfondibile alchimia sonora dell'insieme.
Chiude il programma Il Trio op 32 di Anton Arensky, opera di vaste proporzioni che costituisce un’ispirata e felice sintesi di due mondi sonori contrastanti: la peculiarità del linguaggio russo e l’eredità occidentale nella sfera della musica da camera. Protagonista della serata un trio di giovani, talentuosi musicisti: Christian Sebastianutto, violinista dalla spiccata personalità, Erica Piccotti violoncellista con
all’attivo numerosi riconoscimenti internazionali e Martina Consonni, pianista sensibile e versatile.
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