A Bari la presentazione del libro realizzato da Time Zones, "La musica in cui viviamo"

Il progetto "LA MUSICA IN CUI VIVIAMO (Musicofilia)" è nato dalla collaborazione tra il festival di musica contemporanea Time Zones, ormai da oltre trenta anni  attivo in Puglia, e “Bosch tecnologia per la vita”. Una profonda ricognizione nel mondo della scuola nata da un’analisi che ha rilevato nel nostro paese un progressivo svuotamento dei valori formativi dell’arte musicale. Troppo spesso la musica viene  percepita esclusivamente come fattore di intrattenimento. Escluse le passioni e le particolari predisposizioni che determinano specifici percorsi formativi, la musica nel sistema dell’istruzione, come del resto nell’intera società italiana, occupa uno spazio laterale, a partire dall’impianto didattico della scuola per finire al malandato mercato della produzione e della distribuzione. Nelle scuole di molti paesi europei si attribuisce alla musica una dignità pari a tutte le altre materie d’insegnamento, un linguaggio che concorre in maniera fondamentale alla formazione del cittadino/uomo. Alla storia della musica si accompagna la conoscenza basica del linguaggio ed è naturale per tutti un percorso di apprendimento di uno strumento. Tutto ciò determina un pubblico mediamente formato ed un mercato della musica ampio e produttivo in tutti i generi.

Abbiamo interrogato oltre mille studenti dell’area metropolitana di Bari, dalla scuola primaria all’Università, ed il libro che presentiamo è una selezione dei  testi raccolti. Un racconto che non vuole essere un campione rappresentativo dal punto scientifico, ma un catalogo di emozioni, passioni e riflessioni che ci restituisce un mondo giovanile che vive la musica ancora come un sentimento.

Il testo sarà l’occasione per diversi incontri a partire dalla presentazione ufficiale in Comune a Bari il 18 maggio alle ore 11 nella Sala Giunta, per poi proseguire presso l’Istituto Marco Polo il 24 maggio e approdare poi il 5 giugno in quel tempio della cultura barese che é la libreria Laterza. Ci piace sottolineare come questi incontri saranno materialmente organizzati da ragazzi delle scuole che hanno preso parte al progetto.