Visita guidata con itinerario del vino e delle antiche cantine a Bari Vecchia
Il circolo Acli - Dalfino impegnato nella rivalutazione culturale e della tradizione popolare, organizza per Domenica mattina 12 febbraio 2017 una visita guidata con itinerario delle "Cantine Storiche" di Bari Vecchia. Il vino a Bari Vecchia è stato sempre l'emblema del quartiere, "il Bacco" faceva da padrone, basti pensare che nel 1600, a Bari Vecchia si contavano tra cantine ed osterie, ben 56 cantine ed alcune delle quali gestite anche dai preti, come l'osteria di San Nicola, in P.zza Santa Teresa dei Maschi, dove è ancora possibile vedere una statuetta del Santo con il piccolo Adeodato e, che in passato questa statuetta fungeva da insegna di quest'osteria, in cui si leggeva che in tale osteria non potevano accedere donne di mal'affare. Insieme alla città, cresce la "voglia del vino", si pensi che nel 1939, a Bari Vecchia erano presenti 169 cantine, quasi ad ogni angolo una cantina, ed ogni cantina aveva un suo soprannome ed una sua specificità, come per esempio:
1) La Candine de Mechele Puzze, della fine del 1800; nei pressi del Campanile della Cattedrale dove vi è un pozzo della Bona Sforza e questo Michele che prende il nome del pozzo, era specializzato in un piatto particolare "trippa e fasule e fritture de pesce", "sopa taue" (sedano, cicorie, ravanelli); "prevelone peccante" (provolone piccante).
2) Le Travi o "u Buche", nasce insieme al Borgo murattiano nel 1813, ad opera di Luigi Parlavecchia, nel 1894 viene ampliata e ristrutturata da Peppino Minunno, nel 1896, viene chiamata "la candina de la Traviata", perchè gli orchestrali che andavano a suonare al Piccinni, dopo dicevano "me, mo' sciame a fa' la Traviata da Peppino Minunno", poi si chiamò "Le Travi", perché il palazzo fu puntellato con travi e quindi fu chiamata “le Travi” ma, da noi barivecchiani era chiamato "u Buche", perchè era un piccolo buco, la sua specialità: "Brasciole cu sughe".
Poi abbiamo ancora cantine - trattorie che hanno fatto la storia di Bari.
3) Cantina - osteria "Paglionico" in origine osteria Vallisa, nasce nel 1870, di Nicola Paglionico specializzata in "patate, riso e cozze" ancora oggi questo è un piatto forte.
Un'altra cantina gloriosa è quella de "Calandridde" di Gaetano Dentamaro che nasce nel 1860 e che ha un successo strepitoso, perchè la sua ubicazione è proprio accanto alla Basilica, quindi diventa la "candine de le ziazì", dei pellegrini. Calandridde era il soprannome che scoprirete venendo alla visita guidata.
Di altre cantine che hanno lasciato un segno nella storia della città: "la Candina du cemece" di Donato e Giacomina; "la candina de Marianne e mbà Geuanne” sotte o chemmune"; "la candina de Cianna - Cianna" in via Pier l'Eremita n. 20 dove stava un detto "a Cianna Cianna, a dò se beve e se mangie d'unne, e se manne a fan.............".
La storia del vino a Bari Vecchia è ricca ed impregnata di storia e tradizione.
La visita guidata si svolgerà Domenica 12 febbraio 2017 con partenza alle h. 10,30 da P.zza Cattedrale, si “scoprirà” la memoria delle antiche cantine.
La visita guidata sarà animata da poesie ed aneddoti in dialetto barese dedicati al vino e si concluderà in strada S. Marco dei Veneziani c/o l’antico Sottano de “Comà Jiannine” (nelle cui vicinanze, una volta vi era la “Candine de carna toste”) con piccola degustazione di vino locale accompagnata da ascolto di poesie e proverbi vernacolari che ricordano il “vino”.
Informazioni e prenotazioni tel. 080 5210355.