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Domenica, 28 Aprile 2024
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Coabitazione sociale e condomini solidali, la Regione pubblica un bando per i Comuni: "Nuovo modello di welfare"

La manifestazione di interesse per la presentazione dei progetti è rivolta ai Comuni, anche in accordo con gli enti del terzo settore e gli altri enti mutualistici e senza fini di lucro, tra i quali le Cooperative di comunità

Famiglie in difficoltà, donne vittime di violenza, nuclei familiari con persone disabili. Per tutti i soggetti fragili arriva un nuovo avviso pubblico della Regione Puglia, pubblicato dall’assessorato alle politiche abitative e all’ambiente e condiviso con l’assessorato al welfare, concentrato sull’abitare sociale e i condomini solidali. I dettagli sono stati evidenziati questa mattina, nella sede della Regione Puglia in via Gentile a Bari, al quale hanno partecipato Anna Grazia Maraschio, assessora alle politiche abitative e all’ambiente, Rosa Barone, assessora al welfare, Luigia Brizzi, dirigente della sezione politiche abitative, Laura Liddo, dirigente di Sezione del dipartimento Welfare.

"Con questa manifestazione d’interesse, appena pubblicata - ha dichiarato l'assessora Maraschio - vogliamo sperimentare progetti pilota di interventi di inclusione sociale riguardo persone in condizioni di maggiore fragilità economica e sociale, tra cui famiglie con persone disabili; coppie di anziani soli; nuclei monogenitoriali con bambini; persone singole in età avanzata; nuclei di immigrati regolarmente presenti sul territorio nazionale; donne vittime di violenza. Sono orgogliosa di questo provvedimento e del lavoro svolto dalla sezione politiche abitative, perché la politica che stiamo perseguendo parte da una conoscenza profonda delle cicatrici sociali che si sono aperte con le ultime crisi economiche, tra cui l’impoverimento del ceto medio, dovuto a eventi che minano gli equilibri familiari, con il conseguente aumento di persone in condizione di fragilità. Penso alle coppie di anziani soli che vivono sempre più esperienze di esclusione sociale; nuclei familiari con persone disabili che se aiutati e sostenuti potrebbero esprimere le proprie potenzialità ed evitare fenomeni di marginalità sociale; nuclei monogenitoriali con bambini, sempre più in crescita, per i quali è maggiore il rischio di cadere in povertà; persone singole in età avanzata; nuclei di immigrati regolarmente presenti sul territorio nazionale, ai quali sono associati molto spesso fenomeni di isolamento sociale. Penso alle donne vittime di violenza, ho fortemente voluto questa categoria tra i beneficiari della misura: donne costrette a lasciare il proprio domicilio e che necessitano di ritrovare la propria indipendenza. Indispensabile poi la condivisione con Rosa Barone e l’assessorato al welfare, un processo di collaborazione in cui crediamo fortemente e che nasce dall’esigenza di coesione tra le politiche abitative e quelle sociali, che oggi più di ieri hanno la necessità di muoversi congiuntamente"

Con la manifestazione di interesse per la presentazione di progetti pilota di coabitazione sociale e di condomini solidali, si dà quindi seguito alle attività già implementate dall’assessorato alle politiche abitative per la promozione dell’abitare sociale. La manifestazione di interesse è rivolta ai Comuni, anche in accordo con gli enti del terzo settore e gli altri enti mutualistici e senza fini di lucro, tra i quali le Cooperative di comunità di cui alla legge regionale 23/2014, con le Arca e con le Agenzie sociali per la casa, per il finanziamento di progetti sperimentali di coabitazione sociale e di condomini solidali nell’ambito del 'Programma di promozione della cultura dell’abitare sociale'.

Alla manifestazione di interesse approvata lo scorso anno, i cui criteri di selezione sono stati riproposti anche con l’attuale avviso pubblico, hanno partecipato diversi Comuni, e quelli ritenuti ammissibili sono stati finanziati con i fondi a valere sull’esercizio finanziario 2022 e parte del 2023. Si è ritenuto pertanto proseguire in tale direzione per consentire l’avvio di altri progetti pilota di coabitazione sociale e di condomini solidali, e rispondere così alle esigenze abitative dei soggetti più fragili.

Verranno predisposte due graduatorie dei progetti ammissibili che resteranno in vigore per il triennio 2023-2025. La dotazione finanziaria prevista è di 105.600 euro per l’esercizio finanziario 2023 e di 250mila euro per gli esercizi finanziari 2024 e 2025. Per ciascun progetto pilota potrà essere richiesto un contributo massimo di 25mila euro. Le domande potranno essere presentate entro e non oltre le 12 del 24 novembre 2023

"Oggi ribadiamo il senso di un lavoro integrato e sinergico tra i due assessorati che ha portato a rinnovare l’impegno preso, riproponendo l’avviso pubblico e rispondendo alle esigenze dei cittadini più fragili - ha sottolineato l'assessora Barone - Con l’assessora Maraschio, che ringrazio, stiamo così lavorando per un nuovo modello di welfare abitativo. Puntiamo, dunque, su un abitare 'sociale' teso alla condivisione di servizi collettivi, alla collaborazione tra gli abitanti e ad incentivare il senso di comunità, coinvolgendo gli enti del terzo settore, con un occhio di riguardo verso le persone più fragili, a rischio emarginazione. Ringrazio l’assessora Maraschio per aver voluto includere tra i beneficiari anche le donne vittime di violenza che devono lasciare il loro domicilio. Una scelta in continuità con quanto portato avanti dall’assessorato al Welfare con la misura 'Dote per l’empowerment e l’autonomia', che promuove percorsi per l’inserimento lavorativo e interventi per l’autonomia abitativa. È nostro dovere morale prima ancora che istituzionale, fare in modo che le nostre misure rappresentino un’opportunità per chi rischia di non averne".

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