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Sabato, 27 Aprile 2024
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Il Comune di Bari punta sul co-housing: "Risorsa per anziani, disabili e persone vulnerabili"

L'assessora Bottalico: "Il progetto si svilupperà attraverso case private o immobili in locazione da condividere tra più destinatari del servizio con il supporto del Comune"

La Giunta Comunale d Bari ha approvato il disciplinare dei servizi di co-housing/co-abitazione, con l’obiettivo, da un lato, di dare impulso alle forme di co-housing, in quanto valide alternative per la ricerca di abitazioni per persone prive di una soluzione alloggiativa, dall’altro di disciplinare tale fattispecie, attesa la carenza di normative nazionali.

Sul fenomeno del co-housing che sta prendendo piede in Italia sulla scorta del successo che ha riscosso nell’esperienza nord europea e nord americana, in Italia non esiste una normativa specifica di riferimento che lo definisca e regolamenti, atteso che questa pratica oggi rappresenta un’importante novità e innovazione all’interno delle politiche urbane e abitative, che anche in Italia sta registrando un crescente interesse rispetto alle nuove forme dell’abitare condiviso.

In questo scenario il Comune di Bari ha inteso dotarsi di un documento per fornire una disciplina unitaria dei servizi a sostegno di attività per la strutturazione di forme dell’abitare, con particolare riferimento ai modelli di co-housing, come proposta sperimentale in risposta ai bisogni e alle necessità dell’emergenza abitative che gli anziani, i disabili e gli adulti in marginalità estrema si ritrovano ad affrontare, in alternativa ai classici servizi residenziali.

“Oggi rendiamo strutturali le sperimentazioni dei nuovi modelli abitativi e co-abitazione dando sostanza a una serie di iniziative che puntano ad innovare le politiche abitative e di welfare della città - spiega l'assessora cittadina al Welfare Francesca Bottalico - che hanno come destinatari gruppi di anziani, disabili, adulti in situazione di vulnerabilità e marginalità estrema. Il co-housing mira a contrastare da un lato la condizione di emergenza abitativa, marginalità, povertà e lo stato di disagio socio-economico, dall’altro la condizione di solitudine e di deprivazione degli affetti, attraverso un sistema di accompagnamento sociale, socio-sanitario e abitativo di supporto al benessere psico-fisico dei cittadini che intraprenderanno questo percorso. Il progetto si svilupperà attraverso case private o immobili in locazione da condividere tra più destinatari del servizio con il supporto del Comune, che intende alimentare e promuovere un nuovo concetto di famiglia, che si arricchisce di uno scambio continuo e rigenerativo di disponibilità verso gli altri, favorendo la convivenza tra anziani soli, tra persone senza dimora e adulti in difficoltà, tra studenti e lavoratori in difficoltà, tra donne e uomini soli o separati e in situazione di fragilità. Il servizio prevede anche un percorso di accompagnamento sociale, iniziale e in itinere, un servizio di intermediazione abitativa e di orientamento al lavoro”.

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