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Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità Libertà

Un corso di panificazione per le migranti, con il sogno di aprire una panetteria multietnica: al Libertà il progetto per l'inclusione sociale

L'iniziativa, partita a settembre, sarà presentata domani in occasione dell'undicesima Giornata Europea delle Fondazioni organizzata da Acri. Il progetto è dell'Associazione Origens, finanziato da Fondazione Puglia

Da ormai un mese nel quartiere Libertà di Bari 12 donne stanno imparando a panificare, con il sogno di aprire una loro panetteria. Vengono da Nigeria, Afghanistan, Senegal, Pakistan, Bangladesh e Bulgaria, e sono le protagoniste del progetto 'Momo, rifugiamoci in cucina - facciamo il pane', realizzato dall’Associazione Origens.

"Sono guidate da un professionista della panificazione, Nico Carlucci, - racconta Ana Estrela, presidente dell'associazione - e hanno affrontato finora diversi moduli che vanno dall'impasto alla lievitazione, per concludersi poi con un approfondimento sulla certificazione Haccp. Un'iniziativa solidale, nata per favorire l'autodeterminazione e l'inclusione sociale. "Vorremmo aprire una panetteria multietnica - assicura l'Estrela - e dare così lavoro a tutti. Parteciperemo a un bando del Comune di Bari per ricevere il finanziamento". 

Il primo passo, però, è stato compiuto grazie all'aiuto di Fondazione Puglia, che ha permesso al gruppo di migranti di acquistare un'impastatrice, un lievitatore e un forno. Attrezzature che in futuro potranno essere trasferite nella panetteria, che potrebbe sfornare anche dolciumi e altri prodotti legati al pane. Non c'è ancora una sede, ma alla Estrela piacerebbe che rimanesse nel quartiere simbolo della multietnicità barese, il Libertà, dove da 10 anni tiene 'Etnic Cook', corsi di cucina multietnica e, dal 2020, anche un bistrot che propone ricette da tutto il mondo.

L'iniziativa sarà presentata dall'associazione domani, 1 ottobre, nell'11esima Giornata Europea delle Fondazioni organizzata da Acri. Quest’anno il tema è il lavoro, quale chiave e strumento per favorire l’autodeterminazione e l’inclusione sociale, con oltre 100 progetti di inclusione lavorativa realizzati nell'ambito della campagna nazionale 'Ci stiamo lavorando. Attiviamo le energie della comunità'. 

E in futuro alle 12 donne migranti - alcune provenienti anche da fuori Bari - potrebbero aggiungersi anche donne detenute nel carcere femminile di Trani, come ricordano da Fondazione Puglia. Nel corso dell'incontro di domani, dalle 10.30 saranno loro a raccontarsi, ma saranno presenti anche altre associazioni:  Tou.Play con i suoi game designer, Itinerari e sentieri e BoaOnda con le danze popolari internazionali, Silvia Scarnera e Ignazio Farano con le percussioni africane e altre associazioni del territorio. Alla conclusione della mattinata si potranno degustare diverse tipologie di pane, focaccine e pizzette realizzate dalle corsiste e le orecchiette di Nazma Akter. Inoltre si ptranno ammirare le creazioni di abbigliamento senegalese di Maimouna Gussè. 

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