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Sabato, 27 Aprile 2024
Attualità Capurso

Una rete di volontari contro lo spreco alimentare, dal Barese l'esperienza di RiCibiamo: "Presto anche un banco farmaceutico"

Il progetto avviato dal Comune di Capurso, oggi coinvolge anche Triggiano, Adelfia, Cellamare e Valenzano. Non solo cibo recuperato e distribuito ai bisognosi: grazie a un finanziamento regionale, presto l'attività sarà estesa anche alla raccolta di medicinali 

"Ogni giorno i nostri volontari fanno il giro di mense scolastiche e panifici, per recuperare eccedenze e alimenti invenduti. Allo stesso tempo, siamo pronti a raccogliere le segnalazioni che possono arrivare da privati cittadini, da attività ristorative, e anche dalla grande distribuzione, occupandoci di ritirare i prodotti. Facciamo questo quotidiamente, dal 2015". Rosanna Di Gemma è una volontaria dell'Aps Civitas Mariae di Capurso, che da ormai sette anni coordina il progetto 'RiCibiamo', nato per combattere lo spreco alimentare, 'salvando' il cibo in eccedenza o prossimo alla scadenza e distribuendolo a persone e famiglie bisognose.

Un'iniziativa che oggi vede impegnati, nella cittadina del Barese, una quarantina di volontari, e che coinvolge anche i vicini centri di Triggiano, Adelfia, Cellamare e Valenzano. Come progetto condiviso presentato dai Comuni dell'Ambito 5 (Capurso capofila), 'RiCibiamo 2.0' ha ottenuto di recente un finanziamento regionale di 50mila euro, nell'ambito di un Avviso pubblico per i programmi territoriali di contrasto agli sprechi alimentari e farmaceutici, che servirà a rafforzare e ad ampliare le attività.

Dalla raccolta degli alimenti, alla preparazione e distribuzione dei pacchi, il progetto coinvolge volontari di tutte le età. Da Roberto, studente dell'istituto alberghiero, con i suoi 15 anni tra i più giovani di RiCibiamo, alla signora Nina, 83 anni, sempre presente e pronta a partecipare alle attività. "Crediamo nell'azione di recupero e nell'importanza della lotta allo spreco alimentare, perché non è giusto che il cibo buono vada a finire nella spazzatura - dice Rosanna spiegando l'impegno messo in campo - ma dall'altra parte c'è anche l'aspetto importante dell'aiutare le persone che ne hanno bisogno". Attraverso RiCibiamo, sono state circa un'ottantina, tra famiglie e singoli, in particolare anziani e disabili soli, le persone raggiunte e assistite dai volontari a Capurso.

Attualmente, oltre all'Aps Civitas Mariae, fanno parte della rete di RiCibiamo la parrocchia SS. Salvatore, la parrocchia San Francesco da Paola,  gli istituti comprensivi Savio Montalcini e Bosco Venisti per il Comune di Capurso, l'Odv Divina Misericordia per il Comune di Triggiano, la parrocchia Immacolata per il Comune di Adelfia e Fondazione Onlus Banco Farmaceutico. Per facilitare l'attività di recupero delle eccedenze, è stata anche predisposta una piattaforma web, attraverso la quale il cittadino può segnalare i prodotti che vuole donare, mandando così un 'alert' ai volontari che si recheranno all'indirizzo indicato per effettuare il ritiro. Un sistema che presto sarà disponibile anche tramite app.

Ma l'edizione 2.0 di RiCibiamo, come detto, prevede anche delle nuove attività. Una delle novità principali è rappresentata dal 'banco farmaceutico'. A essere recuperati e redistribuiti, infatti, non saranno  più  solo alimenti, ma anche farmaci. Il percorso passerà attraverso una collaborazione con le farmacie del territorio, dove saranno presenti dei contenitori in cui i cittadini potranno lasciare i medicinali da donare. "Poi sarà necessaria la figura di un volontario farmacista, che si occuperà nello specifico di questa attività".

Un altro aspetto fondamentale sarà quello legato alle attività di sensibilizzazione, nella precedente edizione bloccate dalla lunga parentesi Covid. "E' necessario che si parli di più di sprechi alimentari, perché questo è un problema che si genera nelle nostre abitazioni, e che può essere e va assolutamente combattuto", sottolinea Di Gemma.  Centrare l'obiettivo della lotta allo spreco alimentare "non è possibile senza la partecipazione attiva della comunità", sottolinea il sindaco di Capurso, Michele Laricchia. "Ecco perché una parte importante di questo progetto sta proprio nello sviluppo in collaborazione e con la partecipazione dei cittadini dei nostri comuni. Perché la sensibilizzazione e l'educazione delle persone sono fondamentali per la riduzione dello spreco alimentare". "Crediamo sia fondamentale - aggiunge il primo cittadino - cominciare a parlare di questi temi proprio dalle scuole. Per questo avvieremmo una serie di attività attraverso il nostro Consiglio comunale dei ragazzi. Inoltre, coinvolgeremo anche bambini e ragazzi seguiti attraverso un altro progetto del Comune, l'Open Village". 

Sempre nell'ambito delle iniziative di sensibilizzazione, il prossimo 18 febbraio, nella biblioteca comunale di Capurso, si terrà un concerto che sarà anche l'occasione per parlare di lotta allo spreco di cibo. Dopo il momento musicale, ai partecipanti verranno offerti cibi realizzati con ricette 'di recupero'. Il ricavato della vendita dei biglietti, invece, inizialmente destinato a finanziare le attività di RiCibiamo, potrebbe essere destinato a supportare qualche raccolta fondi ufficiale a seguito del recente terremoto tra Turchia e Siria. 

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