"Turni insostenibili e carenze organizzative": stato di agitazione per i medici di famiglia pugliesi
Il segretario regionale Fimmg: "La situazione è ormai causa di un pericoloso circolo vizioso: aumentano i prepensionamenti e gli abbandoni, mentre la medicina generale diventa sempre meno attrattiva per i giovani medici"
“Nonostante da tempo la Fimmg abbia manifestato alla Regione il gravissimo disagio vissuto dai medici di medicina generale e le pesanti carenze organizzative che ne compromettono il lavoro, le nostre richieste e le soluzioni proposte sono rimaste inascoltate": è quanto afferma, proclamando lo stato di agitazione della categoria, Donato Monopoli, segretario Fimmg Puglia.
"A fronte - rimarca - della mancanza di proposte operative da parte della Regione su cui avviare il confronto e vista la drammaticità della situazione, che pregiudica l’assistenza ai cittadini, non abbiamo avuto altra scelta che proclamare lo stato di agitazione". La decisione, si legge in una nota, è una "situazione resa ormai insostenibile dall’aumento dei carichi di lavoro, aggravata dalla carenza del personale amministrativo e infermieristico assicurati ai medici di famiglia. Inaccettabili soprattutto i carichi burocratici che sottraggono tempo alla cura dei pazienti, dequalificano l’esercizio della professione e sono spesso aggravati da processi informatici inefficienti. La situazione è ormai causa di un pericoloso circolo vizioso: aumentano i prepensionamenti e gli abbandoni, mentre la medicina generale diventa sempre meno attrattiva per i giovani medici. Questo provoca un aumento della carenza di personale, che aggrava ulteriormente la crisi del settore".