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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Il sogno (per ora) irrealizzato del parco del Castello, il Comitato: "Fermi da troppi anni, basta prese in giro"

L'opera, destinata a rivoluzionare Bari Vecchia e una parte dell'area portuale, è ancora al palo nonostante interlocuzioni, progetti e candidature a bandi per i fondi

Un sogno non ancora realizzato, neppure per un pezzetto. Quasi 10 anni di attesa, con i tempi della burocrazia a fare spesso da muro: il parco attorno (o quantomeno quello accanto) al Castello Svevo di Bari è ancora sulla carta e nei desideri di chi propone un'opera rivoluzionaria per la vivibilità del quartiere. Una zona della città, nel corso degli ultimi anni, diventata sempre più turistica con l'esplosione della presenza di b&b e locali, dove però mancano spazi verdi sia per i visitatori che per i residenti.

I promotori del grande progetto, riuniti in un Comitato, non perdono la speranza ma manifestano delusione per il tanto, troppo, tempo perso. In autunno scorso si svolti gli ultimi sopralluoghi nell'area interessata da una prima porzione dell'opera, ovvero il giardino del Provveditorato alle Opere Pubbliche, che si affaccia sul lungomare De Tullio. Un passo iniziale per aprire la zona verde alla cittadinanza e installare qualche elemento di arredo: "Ad aprile - spiega a BariToday il presidente del Comitato, Andrea Calò Carducci - non è stato fatto nulla. Ci sentiamo anche presi in giro perchè non si riesce a rendere fruibile neppure un pezzetto di giardino". 

Il tema, sviluppato in modo articolato durante la prima Giunta del sindaco Antonio Decaro, non è stato portato a termine con il secondo mandato anche per la complessità del percorso. Si tratta, infatti, di un'opera con due lotti distinti ma correlati in modo stretto. In sostanza, il porto potrà contare su nuove banchine al posto della Darsena Vecchia e vi sarà l’interramento della rete stradale portuale, per 600 metri, in affiancamento al sistema viario cittadino, favorendo così una connessione tra castello, aree verdi esistenti e aree dello scalo marittimo. Un progetto ammesso a finanziamento ministeriale da inizio 2022, dopo il quale è scattata la fase della progettazione definitiva.

Per quanto riguarda, invece, il progetto del Comune, immediatamente accanto alla fortezza resta il nodo dei fondi non ancora ottenuti, seppur sia in ottima posizione nella graduatoria del bando a cui ha preso parte Palazzo di Città. Al palo anche l'apertura del fossato del Castello, che sarebbe stata, di fatto, un assaggio della rivoluzione che, nelle idee di chi la propone, vedrebbe anche un'area verde dove attualmente c'è il parcheggio di Santa Chiara e la riscoperta di un tratto di mura medievali sepolte lì accanto, creando una 'nuova' passeggiata simile a quella della Muraglia.

Il problema del parco 'mancato' si intreccia, però, anche con situazioni quotidiane: "C'è un continuo peggioramento delle cose - dice Calò Carducci -. Di fatto un festival dell'illegalità tra ztl che non viene più rispettata, moto che sfrecciano, auto in doppia fila. Mi chiedo come mai ci sia tutto questo lassismo anche perchè - sostiene - c'è poca presenza di vigili". Il risultato di tale 'anarchia', rimarca Calò Carducci, "è la presenza di macchine contromano per le strade di Bari Vecchia e parcheggi sempre meno disponibili. Nel weekend, poi, i posti della ztl sono occupati spesso da non residenti. Uno spettacolo che è un'offesa alla legalità". Da quì l'ennesima richiesta su un'accelerazione dei progetti dell'area del Castello o, quantomeno, un maggiore presidio delle Forze dell'Ordine per far rispettare le regole e non far cadere nel degrado una zona storica e nobile della città.

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