"No al Parco della Giustizia di Bari", in centro la protesta di comitati e associazioni ambientaliste
Per i promotori della contestazione il progetto, il cui completamento è previsto per il 2026, creerebbe problemi dal punto di vista ambientale.
Protesta, questa mattina, in piazza Cesare Battisti a Bari, da parte di alcuni esponenti delle associazioni ambientaliste e dei partiti di sininstra del territorio contro la realizzazione del Parco della Giustizia alle Casermette, opera destinata a ospitare le sedi giudiziarie del capoluogo pugliese unificando vari uffici attualmente sparsi per la città.
La manifestazione si è svolta a pochi passi dall'Università dove erano presenti, tra gli altri, il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, e il sindaco di Bari, Antonio Decaro. Per i promotori della contestazione (tra loro anche Rifondazione Comunista Bari, Unione Popolare e Fare Verde), il progetto, il cui completamento è previsto per il 2026, creerebbe problemi dal punto di vista ambientale. Gli attivisti del Coordinamento di cittadini, associazioni e comitati territoriali per la salvaguardia dell'ambiente e della tutela dei territori Puglia sostengono che "si vorrebbe, senza alcun ritegno, far passare come intervento di rigenerazione urbana un enorme edificio giudiziario sovracomunale di 500mila mc e con al seguito 3-4mila auto al giorno" su aree "di un quartiere, come Carrassi, dove il verde è abissalmente al di sotto della quantità minima inderogabile prevista dalla legge".
"Tutti i cittadini - si legge ancora nel messaggio degli attivisti - che hanno a cuore il rispetto e la tutela dell'ambiente, la tutela del diritto alla salute e l'onorabilità delle istituzioni pubbliche, non possono far passare una tale iniziativa".