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Sabato, 27 Aprile 2024
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Reinserimento lavorativo di persone a rischio esclusione sociale: 40 nuovi tirocini in partenza con il progetto del Comune

Approvato il nuovo elenco delle imprese e delle cooperative che hanno risposto alla manifestazione di interesse di Palazzo di Città. Da novembre dello scorso anno, sono state oltre 200 le istanze prese in carico

Offrire un'opportunità di reinserimento lavorativo a coloro che si trovano in una situazione di grave svantaggio socio-economico. E' questo l'obiettivo di una sperimentazione avviata ormai anovembre scorso dall'assessorato alle Politiche attive del lavoro. Nei giorni scorsi, l'assessorato ha approvato il nuovo elenco delle imprese e delle cooperative che hanno risposto alla manifestazione di interesse lanciata dal Comune. Attraverso questo provvedimento sono state individuate altre 10 realtà economiche che hanno voluto aderire all’iniziativa e saranno attivati entro il mese di dicembre 40 nuovi tirocini formativi. Attualmente sono 60 sono le aziende e le imprese sociali che hanno risposto positivamente a questa iniziativa sperimentale del Comune di Bari.

Sarà lo staff dedicato alle misure di contrasto alla povertà del settore Innovazione Sociale a curare i colloqui e il successivo matching tra domanda e offerta.

L’avviso per le manifestazioni di interesse per i soggetti ospitanti è rivolto ad aziende ed enti pubblici e privati situati nella città di Bari o entro 25 km di distanza dal capoluogo. La misura è stata finanziata con 500mila euro a copertura delle indennità di tirocinio a favore dei beneficiari e dei costi per oneri aziendali di attivazione a favore delle aziende ospitanti. Ai tirocinanti viene riconosciuta un’indennità di frequenza pari a 3.600 euro lordi per sei mesi, mentre alle aziende è assicurato il rimborso delle spese necessarie per gli oneri assicurativi e la sicurezza sul lavoro.

Finora, da novembre dello scorso anno, sono oltre 200 le istanze prese in carico dall’équipe dedicata, mentre, dall’avvio del progetto, 130 sono le persone che hanno sostenuto un colloquio di profilazione finalizzato a definire competenze professionali e relazionali per il loro reinserimento lavorativo. Sono 70, invece, i cittadini che hanno da subito rinunciato al percorso di attivazione o che risultano al momento non occupabili per problematiche legate al loro stato di salute.

“Intendiamo continuare a sostenere questa sperimentazione che sta dando buoni risultati consentendo a quanti sono rimasti al di fuori del mercato del lavoro per lungo tempo di rimettersi finalmente in gioco - commenta l’assessore alle Politiche attive del Lavoro Eugenio Di Sciascio -. Molti di loro si trovano in condizioni di profondo disagio non solo di tipo economico ma soprattutto sociale e psicologico. Altri, purtroppo, hanno dovuto rinunciare per problemi di salute, per disabilità invalidanti o per questioni anagrafiche. Finora abbiamo superato gli obiettivi preposti, quindi contiamo di esaurire tutte le risorse disponibili coinvolgendo circa 150 persone che potranno contare su un percorso qualificato di training on the job. Per questo desidero ringraziare lo staff del Settore Innovazione Sociale che sta lavorando incessantemente per creare una rete di sostegno in grado di supportare i tirocinanti nel corso di questa esperienza e, soprattutto, fare in modo che i beneficiari possano tornare a credere maggiormente in se stessi e nelle loro capacità”.

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