rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità

"Stipendi bloccati da troppi anni", i presidi pugliesi chiedono interventi al Governo

Romito (Anp Puglia): "Situazione che incide molto sulle motivazioni al lavoro dei dirigenti scolastici"

"In un paese normale, ci si occuperebbe adeguatamente, oltre che delle emergenze sociali più generali e contingenti, anche della motivazione delle classi dirigenti": ad affermarlo, in una nota, il presidente dell'Associazione Nazionale Presidi Puglia, Roberto Romito, che chiede più attenzione, da parte del governo, verso i dirigenti scolastici.

"In un paese normale - aggiunge Romito - per di più in momenti di crisi anche gravi ma molto peculiari come quelli che stiamo attraversando, che vedono  prospettive di sviluppo sostenute da ingenti risorse economiche (quelle derivanti dal PNRR), ci si occuperebbe di sostenere le classi dirigenti non solo per un proficuo, ottimale e tempestivo impiego delle risorse stesse nell’interesse dell’intero sistema Paese, ma anche per assicurare l’esito desiderato alle riforme e alle innovazioni in corso".

"Invece, ed è un déjà vu cui assistiamo - rimarca - almeno da un ventennio indipendentemente dalla colorazione politica delle singole legislature, sembra che la dirigenza pubblica in Italia sia un terreno di caccia dei politici finalizzato esclusivamente al consenso verso di loro ed al controllo dell’azione amministrativa (quando invece dovrebbero limitarsi solo all’indirizzo politico) oppure un settore cui affidare questioni spinose e praticamente irrisolvibili, frutto di una legislazione il più delle volte bizzarra e contraddittoria in misura tale da rallentare gravemente - fino alla paralisi - l’azione stessa. Basti pensare a norme come quelle anticorruzione e quelle contenute nel codice degli appalti, solo per fare un paio di esempi. A ciò si aggiunge la mancata motivazione sul piano salariale, cui si accennava all’inizio: come spiegare altrimenti il fatto che nel disegno di legge di bilancio 2023 attualmente all’esame del Parlamento non vi siano risorse per i rinnovi contrattuali della dirigenza?"

"Dirigenti delle scuole, medici, dirigenti degli enti di ricerca e delle agenzie, dei ministeri, delle università, di tutta la pubblica amministrazione del Paese sono “fermi” a contratti nazionali scaduti più di 4 anni fa, a sua volta rinnovati dopo 9 anni e più dalla sottoscrizione dei precedenti. I prossimi contratti che verranno sottoscritti (non si sa quando) sono già scaduti il 31 dicembre dello scorso anno, in quanto riguarderanno il triennio 2019-2021. Si tratta di una situazione che, al di là del ridicolo, incide gravemente sulla motivazione e, in definitiva sulla capacità di operare, dei singoli dirigenti" conclude Romito.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Stipendi bloccati da troppi anni", i presidi pugliesi chiedono interventi al Governo

BariToday è in caricamento